Amadou Diawara fa prendere al Napoli il treno all’ultimo minuto per lo scudetto e tiene vivo il Campionato, tenendo gli azzurri nella scia della Juventus. Una partita che il Napoli era obbligato a vincere contro un Chievo che, con questa sconfitta, grazie anche alle vittorie di Verona e Crotone, rischia seriamente la retrocessione.
Una vittoria molto sofferta, con Mertens ed Insigne in affanno (e il belga che sbaglia un rigore) e il gol di Stepinski al 73′ sembrava condannare il Napoli consegnando lo scudetto alla Juventus. Ma Arkadius Milik prima e Amadou Diawara poi (i due panchinari, il polacco subentrato mentre il guineano è alla sua prima da titolare dopo sei mesi e solo per la squalifica di Jorginho) ribaltano il risultato tenendo vivo il campionato (e facendo il giro di campo prendendosi gli applausi del San Paolo).
Il primo tempo è soporifero tanto che la prima occasione della partita è solo al 15′ solito cross dalla sinistra di Insigne sul secondo palo per Callejon che da due passi manda alto con il destro. E il primo tempo termina qui, con l’ammonizione a Depaoli come unico altro accadimento.
Al 50′ occasionissima per Mertens. Depaoli atterra Mertens e Manganiello fischia rigore ma il belga, che prende quasi di prepotenza il pallone ma Sorrentino lo ipnotizza e neutralizza il suo terzo rigore di questo campionato. Il Napoli accusa il colpo e, nonostante l’alto possesso palla, è poco concreto. Al 57′ calcio d’angolo battuto da Mario Rui sul secondo palo dove Mertens di testa supera Sorrentino, bravo però con un riflesso a rinviare sulla linea. Poi grande confusione in area con Insigne e Koulibaly che falliscono la conclusione ravvicinata. Al 64′ Milik sostituisce Hamsik. Al 73′ grande errore di Koulibaly che sbaglia a servire Tonelli il quale, preso in contro tempo, si fa superare da Giaccherini che serve Stepinski. Il polacco, entrato al 53′ per Meggiorini, supera Mario Rui e fa uno a zero.
Il gol è una tremenda mazzata psicologica per i partenopei che vedono sfumare lo scudetto. Ma, spinti dal pubblico, insistono e al 76′ Tonelli, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batte Sorrentino ma colpisce la traversa. Tre minuti dopo il portiere di cava dei Tirreni si supera Milik mettendo di nuovo in angolo un bel colpo di testa. All’89’ Insigne (che aveva battibeccato coi tifosi) lancia lungo per Milik, il polacco si inserisce bene e di testa pareggia il conto.
Il Napoli tenta un assalto furioso e, al 93′ all’ultimo secondo, Amadou Diawara raccoglie un pallone scodellato in area da Callejon; il guineano controlla e, di destro a giro, batte di nuovo Sorrentino e consegna i tre punti agli azzurri fondamentali per la corsa scudetto.
Vittoria di cuore e di spirito, con il pubblico dodicesimo uomo in campo che ha sempre spinto i suoi beniamini e, ben prima del gol di Milik, già cantava il suo inno smentendo le parole di Andrea Pirlo che, un’intervista, aveva detto “Non ho mai visto il pubblico segnare”.