Vendicare la retrocessione del 2015 sarebbe una bella soddisfazione per il Cagliari che domani sera alle 18 alla Sardegna Arena incontrerà quegli orobici che nel Campionato di esordio del Presidente Giulini, nonostante una Campagna acquisti e di riparazione deprecabile, retrocesse per 3 punti di differenza dai bergamaschi grazie alla rete in rovesciata a tempo scaduto dell’ex Mauricio Pinilla allo Stadio Fratelli Azzurri D’Italia all’inizio del girone di ritorno, la seconda giornata.
Sarà uno stadio esaurito in ogni ordine di posti, come non si è visto spesso, ma che necessitando l’apporto del pubblico è stato favorito il sold out con un regime prezzi che vedeva le curve costare 8 euro e le tribune 28; prezzi così bassi mai visti ma che sono caratteristici a fine stagione.
Sul piano squisitamente tecnico le due squadre arrivano in una situazione psicologica diametralmente opposta: il padroni di casa sono reduci dalla clamorosa (e contestata vittoria da parte dell’allenatore del Crotone Walter Zenga) vittoria di Firenze dove gli uomini di Lopez hanno offerto una prestazione degna di questo nome, com’anche era quella con la Roma della settimana precedente all’Arena ma che li vedeva uscire sconfitti tra gli scroscianti applausi del pubblico; una prova maschia e di carattere, una lotta sino alla fine su ogni pallone, come urla la curva che sia per ogni partita.
L’Atalanta, dopo il pareggio col Milan di domenica, è alla ricerca della vittoria per superare in classifica i rossoneri ed evitare i Preliminari di Europa League.
Il regista Luca Cigarini tornerà al suo posto a dipingere le geometrie di gioco per tentare di scardinare una difesa ospite che sarà priva di Toloi e Masiello, squalificati.
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Pisacane, Ceppitelli, Andreolli; Faragò, Barella, Cigarini, Padoin, Lykogiannis; Farias, Pavoletti.
ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Palomino, Caldara, Mancini; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Cristante, Gomez; Barrow.