Barella, Inter, PSG, Chelsea o Cagliari?


La telenovela iniziata la scorsa estate, estesa al mercato di riparazione di gennaio e forse in fase di conclusione entro lunedì 2 settembre 2019 potrebbe anche non finire.

Radiomercato dà per certo il passaggio del gioiellino del Cagliari all’Internazionale di Milano ma oggi più che mai appare chiaro che se le esigenze della Società venditrice non fossero soddisfatte il gioiello, tanto desiderato, tanto cercato rimarrà al dito del suo primo sposo Tommaso Giulini.

Che si, è vero, è milanese, Interista, azionista minoritario di 5070 azioni della sua beneamata squadra nerazzurra, ma fesso non è, e sebbene non sia così amato dai suoi tifosi rimane il Presidente del Cagliari, che piaccia o no.

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Nicolò sembra essere diventato lo sfogo principale della tifoseria rossoblù che sente come ormai perduto il suo numero 18, che il nero e l’azzurro desidererebbe indossare, a detto delle tante parole che sarebbero uscite dalla sua bocca, a detta di colleghi e giornali illustri, ma MAI tali sillabe sono state udite realmente da NESSUNO, Ulisse compreso!

Che NO, a Roma, sponda giallorossa, alla beneamata squadra orfana del Pupone non ci vuole andare categoricamente sebbene al suo amato Cagliari andrebbero due giocatori altrettanto desiderati quanto lui lo è a Milano, Defrel e Luca Pellegrini, già apprezzato per sei mesi in prestito secco. Non è detto sapere, tuttavia, chi ha messo in giro questa dichiarazione, al riguardo il giocatore del Cagliari e della Nazionale non si è espresso. Le uniche parole sentite da Barella sono relative all’essere lasciato tranquillo in Nazionale Under 21; dopo, forse già domani, se non si passasse il turno, ecco, qualcosa direbbe, ma sempre col suo stile pacato di bravo ragazzo; per certe parole sono pagati i manager, gli Agenti, i Raiola della situazione.

Sembrerebbe che Nicolò pensi solo a se tesso, al suo desiderio di grandezza in una squadra e in una Società che brami di vittorie, di vendetta verso quella Vecchia Signora che da anni brucia tutta la terra intorno a se rendendo noiosa e monotona la Serie A. Quella Società che prima con Marotta e poi con Conte si è un po’ tinta di bianconero sperando forse che le capacità dell’ex duo torinese porti i medesimi benefici portati in Piemonte anche Lombardia, ma è tutto da vedere, a volte le alchimie sono difficilmente ripetibili.

Basterà Barellino e qualche altro gioiello “rubato” qua e la a rendere meno efficace la Signora bianconera?

 

Solo vivendo sapremo se tutto ciò sarà realtà; è pur vero che prima ci vuole un assestamento, che cambiando allenatore e giocatori non è detto che nell’immediatezza si abbiano anche quei risultati tanto bramiti, anche l’amata-odiata Juventus ci ha messo del tempo, dopo Calciopoli, a stabilizzarsi.

Alla fine è così certo che Nicolò Barella, classe 1997, vada via da Cagliari secondo le necessità nerazzurre?

Potrebbe anche succedere che, essendo il 2020 il centenario dalla nascita della Società rossoblù, che rimanga l’ultimo anno per poi partire verso quei lidi che potrebbero donargli ricchezza, vittorie e quant’altro?

Il futuro è impregnato di dubbi, in questa salsa nero-rosso-blu di mezza estate, ogni momento è buono.

I tifosi si aspettano di non aspettare le 18.59 del 2 settembre per vedere volare su a Milano il proprio beneamato ragazzo, nato e cresciuto in quest’isola che sogna da grande di fare cose grandi per se, la sua dolce metà e le sue bimbe.

A Nicolò un Auguri con la A maiuscola, nel rispetto di tutti, come sempre ha fatto.

Mai ha detto di volere andare via, mai una parola fuori luogo, mai promesse di matrimonio a vita col sodalizio rossoblù.

Ma a volte il silenzio è più dolorosamente lancinante di una parola fuori luogo

AUGURI NICOLO’    🙂

 

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