Domenica al Dall’Ara sarà la 300esima volta in cui il nome dello stabiese comparirà su un tabellone della Serie A.
Siena, Samp, Parma e Bologna. Poco meno di 12 anni da quel 28 agosto del 2005 quando un ventiduenne stabiese esordiva in maglia Robur. Di lì tanta gavetta, il fallimento del Parma e Corvino che lo porta a costo 0 all’ombra delle due torri. Con la partita di domenica contro il Chievo Mirante taglierà il traguardo delle 300 gare in Serie A e lo farà proprio in maglia Bologna.
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Nella stagione piatta fino ad ora dei rossoblu poche sono state le luci e molte le sfortune. Queste sembrano aver tenuto costantemente il campano nel mirino.
Neanche assaggiata la cadenza settimanale del campionato il portierone si ferma il 31 agosto. Subito si capisce che non è uno degli infortuni frequenti nel gioco del calcio. Ancora oggi la natura dell’infortunio rimane sconosciuta per la non violazione della privacy, si pensa a problemi cardiaci. C’è chi parla di stagione finita, chi di carriera a rischio. Mirante torna con grande sollievo di tutto il mondo del calcio dopo solo tre mesi. Ma appena riprende il ritmo partita la Dea Sfortuna torna a fissarlo dritto negli occhi. Problema muscolare. Solamente in queste ultime partite si sta rivedendo il Mirante pienamente recuperato che torna ad essere il valore aggiunto di questa squadra come simboleggia bene la decisiva parata su Acerbi nel finale di Reggio Emilia.
Un ragazzo che ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato, un giocatore spesso sottovalutato ma in grado di poter stare tranquillamente tra i migliori 3/4 portieri italiani dietro solo a mostri come Buffon e Donnarumma e che potrebbe giocare titolare in almeno 6 delle prime 8 del campionato.
300 anzi che dico… infiniti complimenti Antonio!!!