Buona la prima partita di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano riesce, con molta sofferenza, a vincere la sua prima partita di campionato contro il Venezia. Una partita che sembrava destinata al disastro dopo una serie di episodi estremamente sfavorevoli: l’espulsione di Osimhen, l’infortunio di Zielisnki e il rigore sbagliato da Insigne.
Eppure arriva la vittoria, sofferta e meritata. Ed infatti, a parte un palo dell’ex Juve Stabia Forte dopo il primo gol partenopeo, la squadra veneta non crea tanti grattacapi alla difesa di napoletana. Il Napoli domina il campo ed è proprio l’attaccante nigeriano a creare tanti problemi alla difesa della squadra di Zanetti. Al 23′ arriva il primo episodio. Heymans abbraccia Osimhen, il giocatore azzurro sbraccia e Aureliano decide per il rosso.
Il VAR non può intervenire perché il contatto c’è e solo l’arbitro può decidere l’entità del fallo. E, al 35′ Zielinski si infortunio colpito duro alla gamba destra da Caldara. Entra Elmas. E così il Napoli viene schierato con un 4-1-3-1 in cui Lorenzo Insigne viene messo al centro e Lobotka resta basso davanti alla difesa.
Nel secondo tempo Spalletti riesce a mettere ordine nella testa dei suoi. E i partenopei si lanciano all’attacco. E al 56′ arriva il primo rigore. Cross di Mario Rui, mano evidente di Caldara (che non protesta nemmeno). Sul dischetto si presenta Insigne che però calcia male ed alto.
Mazzata psicologica? No. Perché il Napoli reagisce bene e, al 60′ arriva il secondo rigore, anche questo per fallo di mano. Stavolta è Ceccaroni a toccare con la mano il cross di Di Lorenzo. E stavolta Insigne trasforma. Ed è il 110 gol con la maglia del Napoli, quarto marcatore della storia del Napoli.
Al 68′ arriva l’unica azione del Venezia. Johnsen sfugge alla difesa di casa sinistra, tiro di Forte da ottima posizione, ma il palo salva il Napoli. Al 72′ Lozano, subentrato a Politano, dialoga con Elmas. Ceccaroni impedisce al messicano di ricevere il pallone, ma la palla finisce sui piedi del macedone che raddoppia.
A questo punto il Napoli cerca, e riesce, a mantenere il possesso della palla e a far passare i minuti. Fino al triplice fischio che sancisce la vittoria del Napoli. E, con essa, tre punti importanti ovviamente non per la classifica, ma per il morale. Perché Spalletti ha dimostrato che il suo Napoli, se colpito, se reagisce.