Con un atteggiamento tattico da parte dell’allenatore del Cagliari Diego Luis Lopez degno di un aspirante suicida, la squadra isolana, che incontrerà il Napoli alla Sardegna Arena lunedì alle 20.45, ha effettuata una figuraccia epocale.
Non la prima quest’anno.
La vittoria, alla fine meritata, che i giallo blu della Paluani hanno ottenuto, come all’andata, è il frutto di un atteggiamento remissivo del Cagliari, il medesimo di Reggio Emilia, con la differenza che col Sassuolo si è riusciti miracolosamente a non perdere, ma questa partita, forse la più importante della stagione si è persa con disonore.
In aggiunta, la gestione Societaria è a dire poco discutibile, per quel che concerne sia il mercato di giugno sia quello di gennaio, sopratutto con la non partenza all’Entella di Giannetti a gennaio, oggi, ovviamente, lasciato a Cagliari (anche se ufficialmente infortunato!)) e Farias che, dopo avere chiesto di essere ceduto nel periodo Natalizio, non si è riusciti a cederlo al Napoli che poi l’avrebbe passato all’Atalanta. Il problema è che non si possono fare queste delicatissime operazioni di mercato l’ultimo giorno utile e all’ultimo momento. Nel caso della seconda operazione, a difesa della Società Cagliari Calcio, ci sarebbe stato il dietro-front della Società di Aurelio De Laurentis. Ma non si può pendere dalle labbra di un’altra Società, farsi menare per il naso e rimanere con un pugno di mosche, bisogna avere in tasca in famoso Piano B pronto da tirare fuori dal cilindro!
Adesso in discusione sia l’allenatore Lopez sia il Direttore Sportivo Giovanni Rossi che, con rispetto parlando, non è degno di allacciare le scarpe all’ex Capozucca probabilmente cacciato dal Presidente Giulini per non si sa quale ragioni.
Diego Lopez è nella medesima situazione in cui cadde il suo predecessore, stesso periodo, stesse partite: a mio avviso se ci saranno ancora sconfitte con Napoli e Genoa sopratutto si dovrà intervenire.
Purtroppo si è assistito ad un dolente ed inspiegabile cambio di atteggiamnto tattico: dalla spavalderia con Juventus e Milan all’eccessiva prudenza con Sassuolo e Chievo, proprio le squadre che all’andata vinsero a mani basse alla Sardegna Arena e che determinarono l’insoddisfazione del pubblico e della società con la guida tecnica. Si spera che il Presidente Giulini non faccia la follia di richiamare Rastelli come fece con Zeman l’anno della retrocessione, adesso ci vogliono spalle dritte e calma per la Società rossoblu!
La questione Colombatto torna di moda: ceduto a giugno in prestito al Perugia assieme ad Han, è un’altra delle follie di mercato: va bene cedere un giovane a fare esperienze, ma devi avere il sostituto-regista prima di cederlo. Se non lo hai, prima di cederlo in prestito, prendi un degno sostituto. Adesso, il regista, Luca Cigarini, infortunatosi a Reggio Emilia, starà fuori un mese e più ed è un grosso problema sostituirlo. Non c’è nessuno in quel ruolo in rosa, nessuno, neppure Ulisse! E nessuno può fare le sue veci ed è inutile tentare ancora di adattare qualcuno nel suo ruolo, come si evince dalla disastrosa partita di oggi.
Difatti già la formazione iniziale dava segni di mal gestione da parte della guida tecnica del Cagliari: vedendo Daniele Dessena nella squadra titolare si è capito a cosa voleva arrivare Lopez. Ossia a niente. Infatti niente si è visto nella prima frazione di gioco, niente di niente, con una squadra remissiva che, nel tentativo di fare dei lanci in avanti per Pavoletti e Joao Pedro, buttava la palla in avanti senza senso e senza idee. L’unico momento lucido si è avuto dopo avere subito la seconda rete e con la sostituizione di Dessena con Faragò che non veniva messo in campo dall’inizio perchè infortunato e non al meglio ma che nella disperazione totale veniva buttato nella mischia. Vergognoso.
La rete della speranza arrivava proprio grazie a un perfetto cross di Lykogiannis, il terzino sinistro acquistato a gennaio. Avendo un’ariete come centravanti e non più Borriello sarebbe necessario che i due terzini di fascia scaraventino in area di rigore il più possibile i cross dalla destra e dalla sinistra in modo da avere più occasioni da rete visto che dopo la rete dell’1-2 ancora Pavoletti all’87esimo stava per pareggiare miracolosamente ma Sorrentino negava la rete del pareggio immeritato.
Dopo il 2-0, solo dopo la seconda rete subita, Lopez metteva in campo il Nord Coreano Han, fatto rientrare dal Perugia a gennaio; forse sarebbe stato meglio riprendersi Colombatto, ma sono parole al vento!
Si sono tralasciate due miracolose parate del portiere Cragno (38esimo del primo tempo e 67esimo sempre su Inglese) e che in più stava quasi buttandosi dentro la sua porta al 54esimo un pallone in un’occasione da rete del Chievo nel tentativo di rinvio. Certo, se Rastelli fosse stato ancora allenatore del Cagliari l’entità dei commenti dei cronisti e dei tifosi sarebbero stati di tutt’altro livello: è stato fatto notare che a Lopez, essendo stata una bandiera di questa squadra, sono perdonate tante cose che all’ex tecnico dell’Avellino non sono mai state concesse. E’ la vita!
Dichiarazioni di Lopez prima della partita: “Fa piacere non prendere gol ed è un momento del campionato nel quale non si può rischiare, ma la mia squadra cerca sempre di fare la sua partita, proponendosi anche coi difensori. La classifica ora è buona, ma continuiamo a guardarla con la coda dell’occhio perché non possiamo permetterci di rilassarci; per noi è importante dare continuità ai risultati”.
Dichiarazioni di Lopez dopo della partita:”Sapevamo di dover stare attenti, venivano da gare complicate e non era semplice. Siamo dispiaciuti, potevamo fare meglio, soprattutto nel primo tempo dovevamo spingere di più. Si poteva fare gol, lo abbiamo subito su punizione ed è stato bravo Giaccherini. La cosa importante è stata la reazione, abbiamo cercato di segnare, abbiamo avuto una palla importante ma è stato bravo Sorrentino. Pavoletti dentro l’area è tra i migliori in Italia: è grande, tiene bene la palla, poi abbiamo anche altri ragazzi che devono aiutarlo perché non possiamo aspettare sempre i suoi gol”.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Bani, Gamberini, Gobbi; Castro (dal 44′ s.t. Dainelli), Radovanovic, Hetemaj; Birsa (dal 24′ s.t. Giaccherini); Inglese, Pucciarelli (dal 15′ s.t. Meggiorini). (Confente, Seculin, Cesar, Depaoli, Jaroszynski, Tomovic, Bastien, Gaudino, Rigoni, Pellissier, Stepinski). All. Maran.
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Andreolli, Ceppitelli, Castan; Dessena (dal 14′ s.t. Faragò), Ionita (dal 34′ s.t. Han), Barella, Padoin, Lykogiannis; Joao Pedro (dal 24′ s.t. Sau), Pavoletti. (Crosta, Rafael, Miangue, Pisacane, Caligara, Cossu, Deiola, Ceter, Farias). All. Lopez.
MARCATORI: Giaccherini (CV) al 29′, Inglese (CV) al 31′, Pavoletti (CA) al 37′ s.t.