Cagliari molle, passa l’Atalanta 1-0


Una squadra terrorizzata dall’avversario non poteva che perdere.

Considerando la formazione presentata da Maran è stato il risultato più ovvio, si sperava di fare 0-0 ma è andata male.

Il problema del terzino sinistro preso dalla Roma, Luca Pellegrini, sembrava risolto ma, convocato, veniva tenuto in panchina; una volta presa la rete dello svantaggio ecco che il romanista entrava in campo al posto di Padoin. E finalmente arrivavano i cross. Perché non metterlo dall’inizio? Solo Maran lo sa!

Il terzino destro di ruolo Srna, probabilmente non in condizione, ma non è dato saperlo, convocato ma rimasto in panchina tutta la partita, al suo posto Faragò, terzino destro adattato.

Presentati 3 difensori centrali, Pisacane, Ceppitelli e Romagna. Sconcertante. Soprattutto il mastino napoletano Pisacane era in imbarazzo sul ruolo da tenere visto che, finendo spesso in fascia destra, non sapendo cosa fare, tornava indietro; meno peggio che col Sassuolo la scorsa gara, se vogliamo.

Non parliamo del centrocampo dove l’unico nuovo acquisto veniva messo in campo dal 1° minuto, Alessandro Deiola, che non giocava a Parma ma a Cagliari parte titolare. Incredibile.

Joao Pedro veniva tenuto in panchina ma costretto a entrare perché il sostituto di Castro acquistato ad inizio Gennaio, Birsa veniva demolito; arbitro che non vedeva nulla, risultato frattura di ulna e radio. Davvero pessimo il Signor Valeri di Roma, arbitro vergognosamente protagonista in negativo.

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Purtroppo l’atteggiamento della squadra era remissivo, evidentemente voluto dal tecnico Trentino, timoroso della potenza dei bergamaschi che sono stati contenuti, ma non troppo.

Forse l’allenatore dei sardi temeva di prendere tre reti come la Juventus, forse affrontare gli orobici a viso aperto avrebbe evidenziato le carenze e le differenze tecniche tra le due squadre, ma l’essere troppo remissivi è stato uno sgradevolissimo spettacolo per gli spettatori dell’Arena che hanno sonoramente fischiato sia alla fine del primo tempo si alla fine del secondo. Chiedendo anche la testa dell’allenatore stesso .

Nel complesso l’Atalanta, avendo avuto il 60% di possesso palla, ha meritato la vittoria sebbene la traversa abbia negato a fine partita il pareggio, che sarebbe stato anche immeritato, in linea di massima.

Un qualcosa di particolare è successo, dopo la fine della gara.

ULTRAS

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Hanno urlato per tutta la gara di tirare fuori l’orgoglio, più di una volta.

Cosa non successa, forse anche perché i giocatori del Cagliari non erano in grado di farlo perché tecnicamente inferiori agli avversari.

Forse anche scioccati dall’infortunio di Birsa.

Anche il neo acquisto, Thereau, entrato dopo pochi minuti in campo al posto di Cigarini (e non di Deiola!) si stirava e la squadra rimaneva pure in dieci!

Ma ciò che accadeva di incredibile a fine gara era quando la squadra, applaudiva la Curva Nord rimanendo tuttavia a centrocampo senza avvicinarsi agli Ultras che, indispettiti, ordinavano di andare sotto la curva. Sebbene timorosi i giocatori del Cagliari mestamente andavano sotto la curva. Cosa veniva proferito lo sanno solo gli stessi Ultras e i giocatori stessi.

Queste situazioni succedono spesso in Italia, vengono stigmatizzate, ma l’Amore che gli Ultras hanno verso la squadra è totale, la loro settimana è dedicata totalmente alla squadra, a loro modo di vedere hanno diritto di fare quello che vogliono, come urlano durante a partita, che loro non collaborano con le forze dell’ordine.

Questo è AMORE, magari sarà un Amore malato, ma è amore.

Il troppo Amore fa male  in tutti i casi, ma cosa si può fare quando si è innamorati?

SOFFRIRE!

CAGLIARI (4-4-2): Cragno 6; Pisacane 5, Ceppitelli 6.5, Romagna 6, Padoin 5 (dal 74′ Pellegrini 6); Faragò 5.5, Cigarini 5.5 (dal 64′ Thereau 6), Deiola 5.5; Ionita 5.5; Birsa s.v. (dal 13′ Joao Pedro 6.5), Pavoletti 5.

A disposizione: Aresti, Rafael, Leverbe, Lykogiannis, Pellegrini, Srna, Lella, Despodov, Joao Pedro, Thereau. Allenatore: Maran 5.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6.5, Djimsiti 6.5, Palomino 6.5; Hateboer 7, de Roon 6.5, Freuler 6.5, Castagne 7; Pašalić 6.5; Gomez 5.5 (dal 60′ Ilicic 6), Zapata 5.5.

A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Masiello, Reca, Kulusevski, pessina, Gosens, Piccoli, Ilicic. Allenatore: Gasperini 6.5.


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