A Marassi domani al lunch time dopo il monday night col Napoli della scorsa giornata, c’è la sfida tra rossoblù liguri e sardi.
Il tecnico dei Grifoni, Davide Ballardini, è colui che nella stagione 2007-2008 salvò il Cagliari dalla sicura retrocessione iniziando la rimonta dal Napoli, appena tornato in Serie A e lontano parente di quello che oggi delizia su tutti i campi d’Italia. Al S.Elia fu un’epica gara, era il 27 Gennaio 2008 e tutti a Cagliari se la ricordano ancora.
Il tecnico dei Grifoni è approdato sulla panchina del Genoa nonostante la vittoria a Cagliari che sembrava salvasse quella di Ivan Juric ma le 3 successive sconfitte consecutive, dopo lo 0-0 col Milan a San Siro (Napoli 2-3, Spal 0-1, Sampdoria 0-2) diede il benservito allo tecnico slavo.
All’attualità il Genoa ha ben 5 punti di vantaggio sugli ospiti che, dopo la batosta interna per 0-5 ad opera del Napoli delle meraviglie, deve dare prova di coraggio, il medesimo mostrato in apertura di gara coi partenopei ma che dovrebbe essere in realtà mostrato anche e soprattutto con le squadre alla propria portata. Le prestazioni da dimenticare a Reggio Emilia col Sassuolo e a Verona col Chievo sono state quasi imbarazzanti, sebbene a qualcuno questo termine non piaccia; ci si aspetta una prestazione da rimembrare nel tempo domani a Genova. Almeno è quello che si aspettano i tifosi che, abbagliati dai progetti presentati lo scorso 28 febbraio per il nuovo S.Elia (sarà pronto per la stagione 2021-2022) sperano in una degna conclusione del Girone di ritorno e che la salvezza arrivi il prima possibile. Dopo il Genoa ci sarà la gara interna con la Lazio di Simone Inzaghi e poi, soprattutto due trasferte che saranno di importanza vitale visto che sia andrà a Benevento e a Verona (Hellas) dove ci si aspetta quel coraggio non avuto con Sassuolo e Chievo. In mezzo in casa col Torino di Mazzarri. Queste cinque gare diranno di che pasta è Lopez e se tutto andrà come a Cagliari ci si aspetta, la salvezza dovrebbe essere messa in cassaforte.
Assenti Cigarini, Pisacane e il prossimo primo ad essere ceduto nel prossimo calcio mercato Diego Farias che, oramai, col pubblico della Sardegna Arena non va più d’accordo vista la sua indolenza e la poca ispirazione realizzativa di quest’anno; è ora d cambiare aria, Diego!
Il plebiscito avutosi con Napoli del nord coreano Han dovrebbe permettere al ragazzino di giocare al fianco dell’ex Pavoletti, nato proprio sulla sponda genoana, da cu ci si aspetta ancora che si sblocchi. Al greco Lykogiannis la fascia sinistra che sembra ormai abbia trovato il suo padrone, come dall’altra parte Faragò: le fasce sono state per tutto il girone di andata un incubo per squadra e tifosi con giocatori improvvisati che puntualmente andavano a gambe all’aria una volta trovatisi in difficoltà per un ruolo non proprio. Ma di ruolo erano sia il belga Miangue e soprattutto l’olandese Van Der Wiel che poi, andato via al Toronto, ha sputato veleno senza averne titolo viste le prestazioni vergognose presentate alla Sardegna Arena.
GENOA (3-5-2): Perin; Rossettini, Spolli, Zukanovic; Rosi, Bessa, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Galabinov, Pandev.
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Romagna, Castan, Ceppitelli; Faragò, Barella, Padoin, Joao Pedro, Lykogiannis; Han, Pavoletti.