La Juventus batte un’Inter eroica per 2-3. I nerazzurri hanno rimontato in 10 contro 11, pesanti gli errori della coppia Orsato-Valeri.
Vorremmo parlare dello spettacolo, che nonostante tutto c’è stato, della Juve che si avvicina al settimo scudetto consecutivo, dell’Inter che si allontana dalla zona Champions, dell’atmosfera, delle coreografie, dei gesti tecnici, degli errori degli allenatori, ma la realtà dei fatti, purtroppo, ci impone altro.
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Spalletti conferma la formazione che vi avevamo anticipato; Allegri schiera Cuadrado nella posizione di terzino destro e Rugani al posto di Benatia. Avvio di gara molto lento nei primi 10 minuti, i nerazzurri soffrono leggermente sulla destra, dove Joao Cancelo non è sempre puntuale in marcatura. Al 13′ la Juve passa a condurre, Cuadrado crossa al centro, la palla lisciata da diversi uomini arriva sul mancino di Douglas Costa che batte Handanovic di sinistro. Come volevasi dimostrare, il goal arriva dal fianco destro interista, Candreva si perde l’autore del goal. 5 minuti dopo entra in scena la coppia Orsato-Valeri espellendo Vecino per un’entrata su Mandzukic. L’arbitro vede il fallo e lo reputa meritevole di cartellino giallo, l’addetto al V.A.R. non è di questo avviso e lo fa notare al direttore di gara. Orsato cambia la decisione e caccia il centrocampista uruguaiano. Il numero 11 nerazzurro è sicuramente in ritardo e colpisce con un pestone la caviglia dell’avversario, ma non lascia il piede sulla stessa e non mantiene tesa la sua gamba togliendola appena resosi conto del fallo. Il fallo viene ritenuto da “arancione” dalla grande maggioranza delle moviole, non ci sono gli estremi per un intervento del V.A.R. non trattandosi di un CHIARO ERRORE dell’arbitro. Il match è sentitissimo e questo episodio fa affiorare i nervi. Nerazzurri sotto nel punteggio e di un uomo contro i campioni d’Italia, sembra una montagna impossibile da scalare. Candreva cerca di farsi perdonare scagliando un tiro molto potente dalla distanza che Buffon devia in corner. Al quinto minuto di recupero del primo tempo il V.A.R. annulla il raddoppio bianconero siglato da Matuidi; il francese era in fuorigioco di diversi metri, altro grave errore della terna arbitrale. Si va a riposo sullo 0-1. Orsato non riesce a tenere la gara sotto controllo nonostante i tanti cartellini gialli sventolati. Pjanic, già ammonito, viene perdonato dal fischietto per un fallo su Rafinha, c’era il rosso.
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Al 52′ l’Inter pareggia: cross di Joao Cancelo e colpo di testa vincente di Mauro Icardi, ennesima rete del capitano interista contro la Juve. Higuain si mangia il possibile 1-2 dopo aver dribblato Handanovic calciando fuori. Al 65′ i nerazzurri passano addirittura in vantaggio, Perisic mette a sedere Cuadrado che non può commettere fallo in quanto già ammonito e crossa, Barzagli anticipa tutti infilando la propria porta. Pochi minuti dopo Orsato persevera, non dando il secondo giallo a Pjanic per un brutto intervento ancora su Rafinha; il bosniaco va diritto sull’uomo, il secondo giallo era ineccepibile. Rimonta eroica dei ragazzi di Spalletti, che però hanno dato tutto e finiscono per spegnersi abbastanza velocemente, come è logico che sia. La Juventus si riversa in attacco, Douglas Costa, uno dei migliori, calcia verso la porta da posizione defilata, il portiere nerazzurro mette in angolo. I padroni di casa provano un’ultima volta a chiudere la partita, consapevoli che la spia della riserva è già accesa. Candreva corre sulla destra cercando di servire Icardi, ma il capitano non riesce ad arrivare su un pallone che andava solo spinto in rete. I nerazzurri sono stremati e Spalletti effettua cambi che finiscono per favorire la contro-rimonta bianconera. In particolare il cambio Santon-Icardi si rivela scellerato. Ancora una volta si evince la grande differenza tra titolari e riserve, siamo convinti che con un altro cambio il risultato sarebbe stato il medesimo. La Juve rimonta tra l’87’ ed il 90′. Il primo goal è anche fortunato, Cuadrado crossa vero il centro dell’area trovando il piede di Skriniar che imita Barzagli. Due minuti dopo punizione di Dybala e colpo di testa vincente di Higuain. Su entrambi i goal Santon ha più di qualche colpa. In pieno recupero manca una punizione dal limite per gli ospiti e un’espulsione a Skriniar.
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I nerazzurri non dipendono più solo da loro stessi per l’obiettivo Champions League, la Lazio, vincendo oggi, accumulerebbe un vantaggio di 4 punti. La Juventus corre verso lo scudetto, avendo 4 lunghezze di vantaggio sul Napoli.