Il Napoli batte facilmente e in goleada il Monza, il racconto di Gianfranco Piccirillo
Il Napoli batte facilmente e in goleada la squadra del possibile futuro presidente della Repubblica, alle prese con le ultime decisioni sulle candidature nel suo partito anche nei collegi della Campania, e dopo che il suo direttore generale e senatore Galliani aveva reso omaggio a Maradona ai quartieri spagnoli.
Nei primi dieci minuti il Napoli costruisce quattro occasioni con Lozano, Anguissa ed Osimhen, ma la più clamorosa è quella del coreano Kim Minjae, che di testa manda di poco alto sulla traversa, mentre il var non giudica da rigore alcune situazioni nell’area dei brianzoli.Nella squadra di Spalletti funziona bene l’asse Anguissa Lobotka e ancora una volta dimostra la sua abilità balistica il georgiano Kvaratskhelia, che sblocca il risultato con un tiro a giro simile a quelli che faceva Insigne.
Khvicha Kvaratskhelia è il quarto giocatore dal’inizio dello scorso decennio ad essere andato a segno in ciascuna delle prime due presenze con il Napoli in Serie A, dopo Edinson Cavani nel 2010, José Callejón nel 2013 e Lorenzo Tonelli nel 2017. Nel recupero del primo tempo segna anche Osimhen, che nella ripresa ha tentato addirittura il gol di tacco alla Mancini o Quagliarella. Prima di uscire assieme a Rui per Oliveira ed Elmas il georgiano regala al folto pubblico del San Paolo Maradona un’altra perla su assist di Lobotka, che chiude abbondantemente la partita, lasciando annichilito il povero portiere De Gregorio ed estasiati i tifosi azzurri. Solo l’ex Petagna prova a fare tre cose contemporaneamente, segnare il gol dell’ex, quello della bandiera e a riaprire il risultato, ma il suo gol di testa sugli sviluppi di un angolo viene annullato dal var per un suo fallo precedente. Il finale diventa quindi pura accademia con tanti cambi da una parte e dall’altra e poche azioni pericolose in fase offensiva. Spalletti sceglie di non fare entrare i nuovi arrivi Ndombele, Simeone e Raspadori e quando toglie dal campo gli applauditissimi Lobotka e Lozano inserisce Zerbin e Politano e nel finale concede spazio ad Ounas per regalare la standing ovation anche al centravanti nigeriano, migliore della partita assieme ad Anguissa e Kvaratskhelia.
Nel Monza di Stroppa Gytkjaer entra al posto di Petagna e Colpani rileva Birindelli. Il lungo recupero è giustificato dal cooling break e dagli interventi del var e così arriva anche il meritato gol di Kim Minjae, che lo aveva sfiorato sempre di testa all’inizio, per un poker, che conferma l’esplosivita’ dell’attacco partenopeo, espressasi al meglio al Bentegodi. L’ulteriore dato positivo della seconda vittoria consecutiva è la buona tenuta difensiva, che però ora va verificata nella prossima giornata contro una squadra forte e temibile come la Fiorentina, che nella scorsa stagione riuscì a piegare il Napoli in coppa e in campionato.