Il Napoli perde contro l’Empoli, il giorno dopo
Il Napoli perde al “Maradona” contro l’Empoli e gli Azzurri si regalano una domenica molto amara.
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Dopo le fatiche della gara vinta in Europa League non era certamente facile giocare contro una squadra forte e organizzata come l’Empoli di Andreazzoli, ex allievo di Spalletti, presente ancora in tribuna per la squalifica, che stranamente non è stata ridotta. La squadra toscana riesce a non snaturarsi anche quando gioca contro le squadre forti, come ha dimostrato la gara vinta nello stadio della Juventus e nella prima parte del tempo si lascia preferire al Napoli, che appare un poco evanescente in fase offensiva. La squadra di Spalletti perde verso il ventesimo minuto pure Zielinski, che accusa i tipici sintomi dell’infezione da corona virus, che avrebbe potuto riprendere dopo il contatto con i calciatori inglesi del Leicester, che avevano un cluster da giorni e non si erano voluti sottoporre ai tamponi ordinati dall’ASL e deve entrare il recuperato Insigne molto prima del preventivato. Al 21′ ci prova il folletto Mertens, che con Ospina in porta era l’unica novità di formazione rispetto alla coppa, ma su servizio di Lozano la palla finisce sopra la traversa, così come Elmas, che ha il piede caldo dalla doppietta al Leicester, poco dopo va vicino al gol, cogliendo una clamorosa traversa. Anche l’Empoli con Cutrone e Baijrami impegna Ospina, che deve dimostrare anche una certa abilità nelle uscite coi piedi, ma arriva al 40′ dopo un paio di conclusioni di Insigne, l’occasione migliore per il Napoli su un tirocross di Rrahmani, smanacciato da Vicario con l’ex Luperto, che stasera sembra un difensore esperto e di grande affidabilità, che riesce ad intervenire prima di tutti e ad allontanare. Subito dopo arriva anche un tiro pericoloso di Lozano, recuperato in tempi record dopo i problemi al naso e ai denti, che impegna finalmente e piuttosto severamente il bravo portiere Vicario e anche una conclusione di Di Lorenzo, che finisce di poco a lato prima della fine del tempo. Nella ripresa il Napoli prende ad attaccare con maggiore convinzione e Vicario deve parare ancora su Di Lorenzo e riesce anche a segnare con un’incursione offensiva di Jesus, ma il gol viene annullato per fuorigioco, mentre Baijrami provoca un mezzo pericolo, calciando sull’esterno della rete. Spalletti decide di dare nuova forza alla squadra, inserendo Anguissa, Politano e Petagna per i deludenti Demme, Lozano e Mertens, anche se forse almeno per il folletto si poteva aspettare ancora. In ogni caso le parate importanti di Vicario prima su Politano e poi su Insigne sembrano dare ragione a Spalletti, ma l’indecisione della difesa, compreso il portiere, sull’angolo e la carambola che porta la rete dell’Empoli con un colpo di nuca di Cutrone, prima toccato proprio da Anguissa, smentisce i cambi di Spalletti, che paga pure un certo accanimento della sfortuna con il secondo legno colpito questa volta da Petagna. L’Empoli avrebbe meritato il pareggio, ma il successo appare un premio eccessivo per la squadra di Andreazzoli, che comunque ha dimostrato di valere ampiamente la posizione importante che occupa in classifica.
Nel finale il Napoli prova ad attaccare, ma non in modo lineare, anche per l’evidente calo di energie dovuto alle fatiche di coppa e l’Empoli riesce a tenere bene e a cercare pure qualche ripartenza. Ounas, che nel primo tempo ha giocato meglio prova a trovare il pari con un tiro da fuori, ma trova ancora Vicario pronto e addirittura sulla ribattuta c’è l’infortunio pure di Elmas, oggi costretto a fare prima l’esterno e poi il centrocampista. Insomma il periodo negativo non ne vuole proprio sapere di finire e il macedone deve uscire per dare spazio a Malcuit nei minuti finali. In queste condizioni di difficoltà della rosa, carente peraltro in alcuni ruoli, pensare di fare punti era davvero complicato, come peraltro aveva già dimostrato la gara con l’Atalanta, ma ora le due sconfitte interne consecutive probabilmente costringono il Napoli a dire addio ai sogni di gloria dello scudetto. L’unico aspetto positivo alla vigilia dello scontro diretto con il Milan rimane la voglia mostrata di non arrendersi anche in condizioni avverse, ma per tornare a fare risultato in campionato con tutta evidenza serve molto di più.