Stagione 2015/2016, primo anno di Maurizio Sarri, il Napoli affronta nell’ordine Sassuolo, Sampdoria (in casa) ed Empoli: sconfitta per 2 a 1 e due pareggi per 2 a 2, e la partita contro i blu cerchiati si fece rinnovare un doppio vantaggio. Il bilancio era di: due punti fatti, sei gol presi e cinque fatti, pessimo sotto ogni punto di vista.
Poi la svolta, il Napoli affrontò il Club Brugge in Europa League e vinse per cinque a zero, poi decollò il Napoli di Sarri. Ancelotti non ha iniziato così male, anzi il contrario; dodici punti dopo cinque partite. Ed inoltre la grande prova con il Torino; e il Parma potrebbe essere la controprova della nascita del Napoli di Ancelotti e soprattutto del definitivo accantonamento del Napoli di Sarri.
Napoli che sembra aver trovato in Insigne il suo bomber, anche se domani dovrebbe riposare in favore di Zielinski con Milik titolare assieme a Fabian Ruiz, alla sua prima maglia da titolare in campionato dopo la buona partita in Champions contro la Stella Rossa. A dimostrazione che Ancelotti non usa né i titolarissimi né il trunover da nove undicesimi di Benitez, ma una serie di cambi mirati per far sentire tutti parte del gruppo.
Il Parma che ha dimostrato di non essere una squadra da pullman davanti alla porta ma di saper ripartire bene, tanto da aver messo la Juventus in difficoltà. Inoltre Inglese vorrà far rimpiangere al Napoli di averlo ceduto e Gervinho che ha ormai cancellato la brutta parentesi cinese. Va anche fatto notare che il Parma è la squadra che ha subito più conclusioni in questo campionato ed inoltre tutti e sei i gol del Parma in questo campionato sono arrivati su azione.
Napoli (4-4-2): Ospina; Hysai, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Milik, Mertens.
Parma (4-3-3): Sepe; Gazzola, B. Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Gervinho, Inglese, Ciciretti