Adesso sono davvero pochi gli ostacoli che si frappongono tra il Napoli e la prossima Champions League. La vittoria di Firenze dovrebbe rendere una semplice formalità la partita al Maradona contro il Verona. La squadra di Juric, infatti, è in vacanza da due mesi (da quando è arrivata la matematica certezza della salvezza), con l’allenatore Jugoslavo in rotta con la società.
Infatti Bologna – Juventus e Napoli – Verona saranno giocate, si spera, in contemporanea. E se il Napoli continua a giocare come le ultime tre partite, non c’è né per nessuno. Infatti il non dover tirare i piedi agli avversari, come sarà costretta a fare la Juventus, è un vantaggio non indifferente.
Il primo tempo è piatto. Vanno solo segnalate la traversa di Insigne, con Terracciano battuto, e il gol annullato a Vlahovic. Gli azzurri sono nervosi, infatti tentano spesso il lancio lungo per Osimhen, ottima prova la sua anche oggi. Ma nel secondo tempo Gattuso carica bene i suoi e si vede. Al 52′ Milenkovic, ingenuamente, trattiene Rrhamani in area. Abisso, richiamato dal VAR, assegna il rigore. Insigne tira un pessimo rigore, ma Terracciano lo respinge centralmente e il capitano ribadisce in rete il suo 19 gol stagionale.
Il gol rilassa il Napoli che gioca sul velluto. Tanto che il furetto Insigne colpisce, ben servito da Politano, il secondo legno. Al 61′ arriva il raddoppio. Sventagliata di Osimhen per Insigne, Lorenzino addomestica perfettamente per Zielinski. Il suo sinistro deviato da Venuti alle spalle di Terracciano (autogol del giocatore viola perché il tiro era diretto fuori).
La gara, in fondo, finisce qui. La Fiorentina si spreme tanto, ma non è per niente incisiva. E il Napoli controlla bene la partita. Gattuso preferisce infatti conservarsi Osimhen, diffidato, facendo entrare Petagna. Che svolge bene il suo compito. Ovvero tenere alta la squadra ed evitare ripartenze della squadra di Iachini.
E così, alla fine, è tutto rimandato a Domenica 23 Maggio. E, forse, a tornare in Champions League.