Inter: La Iella ? No,Zappa sui piedi!
Inter: La squadra di Simone Inzaghi raccoglie un punto nel derby di Milano ma a fine gara questo pareggio assume tanti contenuti e spunti di riflessione.
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E’ stata una bellissima partita. Un derby intenso come non si vedeva da molto tempo e con i tifosi che hanno riempito il Meazza assume quel pizzico di nostalgia e passo verso la normalità. Ritmi altissimi e pressing e nemmeno il tempo di mettersi comodi che la gara viaggiava con due goal. Vantaggio di Calhanoglu su rigore, poi l’autorete di De Vrij. Grande personalità del turco a battere Tatarusanu con un pallone rovente. Darmian è una freccia e si procura il secondo rigore della serata. Dalla lunetta ci va Martinez ma il portiere Rumeno si allunga e para il rigore del Toro Argentino. L’Inter crea e va vicina al goal in molte occasioni. Barella prima, Martinez poi e Vidal nel secondo tempo senza dimenticare una iniziativa di Calhanoglu. Sembra che il vantaggio possa arrivare a momenti ma ecco che l’Inter finisce la benzina. Dzeko, Darmian e Barella non sono al top e lasciano la sfida ed il Milan negli ultimi minuti inizia a pizzicare verso la porta di Handanovic. Prima Ibrahimovic su punizione, poi Alexis Saelemaekers colpisce un palo clamoroso e Kessie sulla respinta si divora la palla della gloria. Il triplice fischio da quel sapore di ancora di salvataggio per i nerazzurri che non avevano più benzina nel motore.
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Nasce una sorte di paradosso. Un derby quasi dominato con un rigore cestinato, una autorete e tante occasioni sprecate ed alla fine l’Inter rischia anche di perderlo. Molti sono i punti di riflessione che fanno discutere. Perchè questa squadra crea tantissimo ma non riesce a buttarla dentro? Contro le top questo è un problema serio. Vedi Lazio oppure Real Madrid ed alla fine della fiera il risultato finale non è quello che avresti meritato. Gli indizi fanno una prova ed aggiungiamo anche Atalanta e Juventus in questo ragionamento. Personalità oppure altro, resta questo dato di fatto motivo di grande discussione. Altra questione, quella del rigorista. Martinez, non offre la garanzia di Lukaku. Ed allora bisogna passare al piano b, ossia vedere chi si deve prendere la responsabilità. Di Marco, Calhanoglu, Perisic e Martinez. Una sorte di anarchia che ha forse prodotto uno score di meno due nel derby e meno due contro l’Atalanta. Iella? Forse ma anche il classico sapore della zappa sui piedi.