L’Inter batte la Lazio 2-3 e conquista la qualificazione alla Champions League che mancava da 6 anni. Uno dei principali artefici di questo bel risultato è l’allenatore Luciano Spalletti.
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Lazio-Inter è uno scontro diretto e come avviene spesso, questo tipo di partite vengono decise da episodi. Ai nerazzurri serve solo la vittoria per conquistare il quarto posto, ma sono i biancocelesti a giocare meglio per almeno un’ora di gioco. Ancora una volta l’approccio alla gara della squadra meneghina non è impeccabile, anche se sul primo goal subìto è la fortuna a recitare il ruolo principale. Il tiro di Marusic, senza la deviazione della faccia di Perisic, sarebbe terminato ben lontano dallo specchio della porta. Gli uomini di Spalletti pareggiano su un corner con D’Ambrosio, ma vanno a riposo comunque in svantaggio grazie al contropiede fulminante di Felipe Anderson. Gli eventi che cambiano l’andamento di un match chiaramente indirizzato verso i padroni di casa, sono il rigore causato da De Vrij su Icardi e l’espulsione di Lulic. Il capitano dell’Inter spiazza Strakosha dal dischetto e ridà slancio ai suoi. Un minuto dopo, l’altro capitano effettua un ingenuo fallo in scivolata e si becca il secondo giallo lasciando la Lazio in 10 in un momento delicatissimo. L’Inter trova il definitivo 2-3 sempre su calcio d’angolo, grazie al colpo di testa vincente di Vecino, uno dei peggiori in campo fino a quel momento.
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L’ingresso nella prestigiosa competizione europea porta grandi ricavi economici che sicuramente devono essere usati per migliorare una rosa sulla carta da quinto/settimo posto, secondo il sottoscritto. Il raggiungimento della quarta posizione è un gran risultato, anche se deve essere visto solamente come un punto di partenza. La piazza è cosciente del momento negativo e spera di esserne definitivamente uscita, per lottare per traguardi molto più grandi in futuro.
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Gran parte del merito va a Luciano Spalletti, considerato che ha migliorato il risultato finale con quasi lo stesso organico degli anni scorsi. L’andamento altalenante del campionato ha dimostrato che la rosa deve essere potenziata. Molti giocatori, quasi tutti, hanno mostrato durante tutto l’arco della stagione di non avere una tenuta mentale adatta a grandissimi palcoscenici.
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Per iniziare, bisognerebbe cercare di fare anche l’impossibile per riscattare Rafinha e Joao Cancelo, che sono stati i più decisivi da gennaio in poi. E’ necessario ripartire dalla spina dorsale formata da Skriniar, Brozovic (se si conferma quello della seconda parte di stagione) e Icardi. Urge trovare un paio di centrocampisti, reparto carente anche solo numericamente. Occorre anche trovare un acquirente per Candreva, annata disastrosa questa per l’esterno offensivo italiano, che ha concluso la stagione con 0 goal, dimostrando di non essere da Inter, ed Eder.
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Si spera che la dirigenza abbia fatto tesoro degli errori commessi la scorsa estate disattendendo i grandi proclami fatti in materia di calciomercato. I tifosi e Spalletti chiedono a gran voce chiarezza su quello che è l’obiettivo della società per gli anni a venire.
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