<strong>Juary le sue esultanze ed i suoi goal in giro per il mondo
Juary, ed i favolosi anni 80 del calcio Italiano, il talento del giocatore portato in Italia dall’Avellino negli anni dolci:
Un giocatore rapido,che ha rappresentato molto nella nostra serie A e non solo. Stiamo parlando di Juary Jorge dos Santos Filho, un campione dai mille volti. Iniziò a giocare a calcio nelle file del Santos, squadra con cui esordì nel 1976 e che lo portò alla nazionale brasiliana e dal Brasile si sposa in Messico alla corte del Tecos de la UAG di Guadalajara. Nel 1980 fu acquistato dall’Avellino del presidente Antonio Sibilia, in occasione della riapertura delle frontiere ed in Irpinia diventa uno dei pezzi pregiati del mercato Italiano e rappresenta gli anni dolci dei Lupi che hanno offerto un grande spettacolo nella massima serie, una sorte di icona per i fans Irpini. Il suo balletto dopo ogni goal vicino alla bandierina diventera’ ben presto una sorte di marchio di fabbrica e gesto imitato da molti appassionati, vedi il film di Lino Bandi “Al Bar dello Sport”.
Dopo Avellino, la sta storia Italiana continua, prima l’Inter, poi Ascoli ed infine Cremona ma il vero Juary sembra essere rimasto in Irpinia perche’ in queste tre avventure non scalda praticamente mai il cuore dei tifosi. Ma abbiamo detto dei mille volti del Brasiliano e nel 1985 succede quello che forse non ti aspetti, una storia d’amore con il Porto, una coppia dorata con Rabah Madjer e la Coppa dei Campioni con tanto di graffio finale ai danni del Bayern Monaco. Se non e’ magia questa? Con il Porto vincera’ anche la Super Coppa Italiana e la Coppa Intercontinentale, pagine poi ripetute solo da Jose’ Mourinho per i Lusitani, pagine che fanno del giocatore uno dei piu’ porti della storia del club. Ha poi concluso la sua carriera da calciatore in Brasile e poi e’ diventato allenatore con tantissime esperienze in Italia.
Un calciatore di fascino, che rappresenta a meglio uno dei marchi di fabbrica dei favolosi anni 80 del nostro campionato.
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