Grazie a tre reti messe a segno da Khedira, Mandzukic ed Hernanes la Juventus batte il Pescara in modo agevole e continua la sua corsa in vetta alla classifica.
La partita odierna destava qualche apprensione in casa bianconera a causa degli infortuni, della recente sosta del campionato e in vista del prossimo impegno di Champions contro il Siviglia.
Ma sul campo il Pescara si è dimostrato troppo timido per poter impensierire la corazzata juventina, alla quale è bastato fare niente più che l’ordinario per avere ragione degli abruzzesi.
PRIMO TEMPO
La Juventus si schiera con il consueto 3-5-2 del quale, però, cambia alcuni interpreti: così in porta va Neto, in difesa, da destra a sinistra, Rugani, Bonucci ed Evra mentre la linea di centrocampo risulta composta da Lichtsteiner, Khedira, Hernanes, Asamoah, Alex Sandro; in attacco i due centravanti Mandzukic e Higuain.
Il Pescara si schiera in modo speculare ma non del tutto perché Memushaj, più che fare il quinto di centrocampo, si stacca e va ad aggredire Bonucci, specie quando quest’ultimo cerca di impostare il gioco. Terminale offensivo è Pettinari, a cui gira intorno Caprari.
Le due squadre si studiano e il Pescara gioca in modo aggressivo.
Al 12’ Higuain si libera al tiro ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Al quarto d’ora una svirgolata di Zuparic per poco innesca Mandzukic. In questa fase, comunque, la manovra della Juve non è fluida. Al 17’ cross di Alex Sandro dalla sinistra e inzuccata di Higuain che non trova la porta. Al 20’ un bel tiro di Hernanes finisce di poco a lato. Il Pescara cerca di ripartire ma non sempre vi riesce. In ogni caso, al 23’, un clamoroso errore dei difensori bianconeri in fase di uscita mette Caprari quasi davanti a Neto ma è bravo Rugani a recuperare e contrastare l’attaccante abruzzese.
Al 24’, sostituzione forzata per Allegri, costretto ad avvicendare Lichtsteiner, che non ce la fa, forse per i primi sintomi di un attacco influenzale, con Cuadrado. Tatticamente non cambia nulla, perché il colombiano va a posizionarsi nella corsia di destra.
La squadra di Oddo mostra di essere ben messa in campo, fraseggia bene anche se punge raramente. Juve alquanto imprecisa in questa fase. Tuttavia la squadra di casa pian piano prende il sopravvento e al 36’ passa: ci pensa Khedira che, dopo una splendida azione personale di Cuadrado, trova la sponda di Mandzukic e mette in rete. Il tedesco è alla sua terza marcatura in questo campionato.
SECONDO TEMPO
Nel Pescara Campagnaro fa spazio a Vitturini. La partita la fa sempre la Juve che comincia a incidere bene con gli esterni, Cuadrado e Alex Sandro, espressione di una giusta miscela di forza fisica e tecnica.
Al 7’ Higuain, approfittando di un errato disimpegno del Pescara, può calciare da buona posizione ma colpisce il palo esterno alla sinistra di Bizzarri. Al 9’, tiro di Hernanes di poco alto. La Juve non brilla ma controlla agevolmente la partita. Il Pescara è troppo schiacciato dietro e sembra soffrire i bianconeri anche sul piano fisico. I biancazzurri non hanno la stessa intensità della prima frazione di gioco e i bianconeri possono quindi manovrare in modo più fluido e lineare: il controllo della gara da parte dei padroni di casa è totale ma il punteggio è ancora in bilico anche se gli ospiti non sembrano potere impensierire più di tanto la retroguardia juventina.
Al 17’ Higuain ha una buona opportunità in contropiede, ma è costretto a tirare senza forza. Un minuto dopo, raddoppio Juve grazie a Mandzukic, abile a deviare in rete una sponda di testa di Khedira, a seguito di un traversone del solito Alex Sandro; piccolo dubbio sulla posizione del croato, subito svanito perché la stessa è più che buona.
A questo punto, la partita è praticamente chiusa perché il Pescara non mostra alcuna reazione e, anzi, va spegnendosi lentamente. Al 19’ tra gli abruzzesi fa il suo ingresso in campo Simone Pepe, applauditissimo ex, che prende il posto di Pettinari.
Al 23’ il sigillo conclusivo alla gara viene messo da Hernanes che, con un terrificante destro dalla trequarti, indovina l’angolo alla sinistra di Bizzarri e fa esplodere lo Stadium. Grandi applausi per il brasiliano, cosa finora mai accaduta.
Al 25’ Sturaro prende il posto di Khedira. Il Pescara effettua la sua ultima sostituzione, con Bruno che prende il posto di Cristante.
Ormai è un monologo Juve, si gioca a una sola porta. Grande palla di Higuain per Sturaro al 36’, ma il centrocampista ex Genoa non trova di meglio che tentare un improbabile assist di petto a favore di Mandzukic e l’occasione sfuma.
Al 38’ momento storico: esordio in serie A, in casa Juve, del giovane Moise Kean, che entra al posto di Mandzukic, il primo giocatore nato nel 2000 a calcare i campi della massima serie. Si tratta di una grande promessa che ha fatto sfracelli nelle giovanili della squadra torinese e che Allegri ritiene pronta per il gran salto. Nato a Vercelli da genitori ivoriani, il ragazzo è già seguito dai migliori top club europei e Raiola se lo è già assicurato; la Juve vorrebbe blindarlo.
Embed from Getty Images
Al 90’ si vede finalmente il Pescara che sfiora il gol della bandiera in mischia.
La partita termina dopo due minuti di recupero.
Vittoria senza sforzo della Juve, in una partita che, iniziata con qualche difficoltà, i bianconeri hanno poi terminato in scioltezza. Troppo fragile il Pescara per potere impensierire la squadra di Allegri: squadra ben messa in campo, bella a vedersi ma leggera e poco pungente in avanti.
E la Juve va, in attesa della Coppa.
IL TABELLINO:
JUVENTUS 3-0 PESCARA
JUVENTUS (3-5-2) – Neto; Rugani, Bonucci, Evra; Lichtsteiner (Cuadrado dal 20′), Khedira (Sturaro dal 71′), Hernanes, Asamoah, Alex Sandro; Mandzukic (Kean dal 83′), Higuain. Allenatore: Massimiliano Allegri.
PESCARA (3-5-2) – Bizzarri, Zuparic, Campagnaro (Vitturini dal 46′), Biraghi, Crescenzi, Cristante (Bruno dal 75′), Brugman, Memushaj, Zampano, Caprari, Pettinari (Pepe dal 65′). Allenatore: Massimo Oddo.
MARCATORI: Khedira 36′, Mandzukic 63′, Hernanes 69′.
AMMONITI: Crescenzi (P), Bruno (P).
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna.