Magnifiche sette, queste parola riassumono o spirito di questo Napoli che, in campionato, continua a rispondere colpo su colpo alla Juventus. Magnifiche sette perché questa vittoria contro la Lazio è la settima vittoria in rimonta della Squadra di Sarri. Lo scorso campionato dieci volte sotto, solo una vittoria a dimostare la grande differenza in questi due campionati; inoltre, mentre nei altri campionati europei i giochi sono ormai chiusi, quello italiano l’unico ancora aperto, con Napoli e Juventus destinate, in proiezione, a finire il campionato con 104 e 103 punti (ritmo impensabile ovviamente).
Tornando alla partita di ieri Tonelli sostituisce Chiriches, influenzato mentre Mario Rui sostituirà Ghoulam fino a fine campionato, infatti il terzino algerino si è infortunato di nuovo alla rotula e non rientrerà in campo prima della fine di Maggio (infatti i compagni di squadra sono scesi in campo indossando la maglia col numero 31), mentre Inzaghi conferma l’esclusione di Felipe Anderson a causa di un litigio dopo la sconfitta col Genoa.
La Lazio non ha intenzione di ripetere la figuraccia della partita d’andata e decide di pressare alto per mettere gli uomini di Sarri e la cosa da subito i suoi frutti. Al 3′ minuto Immobile crossa da destra , De Vrij sfiora appena la palla quel tanto che basta per battere Reina e portare i bianco celesti in vantaggio. Il Napoli cerca di reagire ma Mertens e Compagni sono poco lucidi e sbagliano molti passaggi. La Lazio tiene botta e, quando può, cerca di colpire in contropiede ma Tonelli, alla prima da titolare, riesce ad arginare bene Immobile. La prima occasione vera del Napoli arriva al 24′. Hamsik, poco brillante a causa di un mal di schiena, serve Insigne che, solo davanti a Stakosha, tenta un pallonetto che finisce sulla parte alta della traversa.
Nonostante il ritmo alto ci sono molti errori da entrambe le parte a causa del pressing ma, al 43′, l’occasione che, di fatto, indirizza la partita sui binari giusti per il Napoli. Lucas Leiva stende Mertens e viene ammonito (Sarri verrà espulso perché voleva l’espulsione del giocatore laziale). Jorginho batte la punizione e, da quaranta metri pesca Callejon, la difesa della Lazio dorme e lo spagnolo pareggia il conto. La squadra di Inzaghi accusa il colpo e, di fatto, nel secondo tempo rimane negli spogliatoi.
Infatti il secondo tempo è un monologo del Napoli. Zielinski prende il posto di Hamsik e il suo ingresso sarà decisivo. Al 46’Palla gol per Insigne. Wallace sbaglia il controllo e prolunga per l’esterno azzurro, il quale calcia con l’interno a giro: Strakosha non arrischia la presa e respinge coi pugni. Quattro minuti dopo Mertens serve Insigne che tenta una conclusione a giro che però si limita a sfiorare il palo.
E’ solo il preludio al vantaggio del Napoli. Al 54′ Callejon crossa teso in mezzo per Insigne, ma il furetto è in fuorigioco ed inoltre Strakosha è sulla traiettoria ma Wallace anticipa il suo portiere è deposita il pallone nella sua porta. Due minuti dopo Mario Rui tenta una conclusione in porta, trova una deviazione di Zielinski che spiazza Stakosha per la terza volta.
Inzaghi inserisce Lukaku e Caicedo per Lulic e Luis Alberto e, poco dopo, Nani per Lucas Leiva. Ma la musica non cambia. Prima Zielinski impegna Strakosha con un tiro a giro e, al 70, dopo una ripartenza fulminante del Napoli, il polacco vede il taglio di Mertens e lo serve con un rasoterra preciso: il belga supera Strakosha con un morbido tocco di destro. Gol capolavoro e le Magnifiche sette sono ormai cosa fatta.
Inoltre il portiere albanese deve superarsi di nuovo su Insigne per evitare il 5 a 1. La Lazio ormai spinge per la fine della partita e le uniche emozioni sono gli ingressi di Rog e Maggio per Allan e Callejon.
Festa grande per tifosi e calciatori, col Napoli ancora primo e con una partita in meno da giocare e con il sogno scudetto non così lontano.