Dopo quasi due mesi di partite ufficiali, si può già fare un primo e provvisorio bilancio sull’impatto degli acquisti nella realtà interista.
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Dopo un avvio piuttosto complicato, l’Inter è riuscita ad inanellare una lunga serie di risultati positivi che le hanno permesso di issarsi al terzo posto in classifica in campionato ed al primo posto nel girone in Champions League, seppur in coabitazione col Barcellona. A differenza dell’anno scorso, in cui esisteva una grande differenza tra titolari e riserve, quest’anno Spalletti sta concedendo un elevato minutaggio a quasi tutti gli elementi della rosa; solo Joao Mario e Ranocchia, oltre ai portieri Padelli e Berni, non sono scesi in campo per neanche un minuto. Questo a causa sia del maggior numero di impegni da affrontare (l’anno scorso i nerazzurri non partecipavano a nessuna competizione europea), sia della miglior qualità delle rosa. Finora il giudizio sull’operato della società in sede di mercato è per gran parte positivo, andiamo a vedere nel dettaglio l’impatto dei nuovi acquisti nel mondo interista.
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DE VRIJ: è stato a nostro avviso il miglior acquisto, per quello dimostrato in campo ma anche perché non è costato nulla. Forma una coppia a tratti insuperabile con Skriniar, la rivelazione della scorsa stagione. Finora ha dimostrato di possedere una buona tecnica (essendo un difensore) ed una grande calma anche in situazioni difficili. E’ un’ottima arma anche sulle palle inattive. Ha conquistato immediatamente il posto da titolare facendo accomodare in panchina Miranda.
POLITANO: sono tutto sommato positivi i suoi primi giorni all’Inter. Ha grande facilità di corsa e dinamismo che lo rendono un buon funambolo, possiede anche un buon sinistro. Interpreta il ruolo diversamente da Candreva, essendo un’ala destra di piede mancino, tende spesso a fintare il cross per tentare la conclusione di sinistro. Ha messo a segno un goal e 2 assist fino a questo momento. A lui Spalletti chiede imprevedibilità, traversoni precisi per gli attaccanti e diversi goal. Può essere molto utile come battitore dei calci piazzati.
ASAMOAH: il ghanese ha alternato prestazioni buone ad altre meno buone, anche se va sottolineato che non è un terzino di ruolo. I nerazzurri lo hanno impiegato sempre in quella posizione, pur essendo lui un centrocampista centrale, ma da due anni almeno occupa quel ruolo. Non spinge tanto ma mette tutta la sua esperienza al servizio della squadra in fase difensiva. E’ uno di quelli con più esperienza europea dei suoi e si vede.
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LAUTARO MARTINEZ: la punta argentina ha fatto un ottimo pre-campionato, ma è stato frenato da un infortunio che ha complicato il suo inserimento in squadra per diverso tempo. Ha segnato all’esordio in maglia nerazzurra e ha mostrato di avere un buon mix di garra e tecnica. Per via del modulo ad una sola punta, non partirà spesso dal primo minuto, nonostante si noti già una buona intesa con Icardi. E’ una buona arma a partita in corso, ma il futuro è tutto dalla sua parte; può rivelarsi un ottimo acquisto.
NAINGGOLAN: è il “trequartista d’assalto” richiesto espressamente da Spalletti, che lo ritiene fondamentale per come interpreta il ruolo. Un infortunio muscolare nei primi giorni di ritiro ne ha pregiudicato la preparazione, motivo per cui le sue qualità si sono solo intraviste. Per il momento entra ed esce dalle partite, è stato decisivo a Bologna e ad Eindhoven, ma ha lasciato a desiderare specialmente in casa contro il Tottenham. Ci si augura un netto miglioramento col crescere della condizione fisica.
VRSALJKO: anche il terzino destro vice-campione del mondo non ha potuto mostrare tutto il suo valore ai tifosi interisti per colpa di un’infiammazione ad un ginocchio che, però, ora sembra essere stata sconfitta. Ha giocato la sua prima gara da titolare contro la Spal e ha dimostrato buone doti in fase di cross e qualche imprecisione in fase difensiva. Ha disputato pochi minuti per esprimere un giudizio su di lui.
KEITA BALDE’: il senegalese per ora è rimandato, le sue prime prove in nerazzurro non sono state positive. Non ha convinto quando è stato schierato da prima punta (non lo è, in realtà) e neanche nel suo ruolo naturale di ala. Deve ancora inserirsi bene nel gruppo, dà l’impressione di pensare un po’ troppo a sé stesso invece di giocare con i compagni. La stagione è lunga e può capovolgere ogni giudizio, ma difficilmente l’Inter eserciterà il diritto di riscatto a 35 milioni se continuerà così.
(Fonte immagine in evidenza:https://www.facebook.com/Inter/photos/a.352239451492867/2104102299639898/?type=3&theater)