Napoli-Inter 1-1, il pensiero post gara del posticipo domenicale
Napoli-Inter 1-1, un pareggio che fa classifica per entrambe. Le occasioni ci sono state ed e’ nata una gara piacevole. Di Gianfranco Piccirillo:
Dopo i risultati della giornata non ci potevano essere alternative alla vittoria per la squadra di Gattuso per rimanere ancorato alla zona Champion, ma il Napoli sceglie di sviluppare una gara tattica e poco propensa a lasciare spazio ai temibili contropiedi di Lukaku e Martinez, che comunque saranno protagonisti di giocate pericolose nel primo tempo. Dopo aver tenuto il pallino del gioco senza però creare pericoli ad eccezione di un tiro di Fabian Ruiz, comunque assoluto protagonista del centrocampo, l’Inter colpisce la traversa con il centravanti della nazionale belga su un tentativo sbagliato di fuorigioco da parte della difesa del Napoli. Per passare in vantaggio il Napoli ha dovuto usufruire di un pasticcio combinato da Handanovic e De Vrij su cross di Insigne, praticamente un’autorete del portiere che nella gara d’andata fu il migliore in campo. L’Inter reagisce con forza colpendo un altro legno sempre con Lukaku sugli sviluppi di una punizione di Eriksen e con una clamorosa occasione per Barella, fermato bene in uscita da Meret. Questa tetra maglia di Burlon che, nonostante non rispetti minimamente i colori sociali, piace molto a tantissimi giovani tifosi, sembrava portare fortuna, non certo per il gioco espresso, ma almeno per il risultato, ma la magia dello stilista argentino è durata solo un tempo.
Ad inizio ripresa l’Inter, dopo aver preso in mano le redini della gara, trova il meritato pareggio con una grande conclusione di Eriksen, che fa secco Meret, essendo forte ma soprattutto precisa dal limite dell’area di rigore. E pensare che nel girone d’andata Conte considerava il danese solo un panchinaro di lusso. Gattuso tarda troppo ad inserire Mertens e la squadra di Conte è protagonista di un gioco non brillante, ma efficace che tiene il Napoli lontano dalla sua area di rigore. Solo su qualche incursione di Politano e un piazzato il Napoli riesce ad affacciarsi nuovamente in avanti, ma è Conte a muovere per primo lo scacchiere inserendo Perisic per Darmian, autore comunque di una gara discreta. Con Sanchez per Lautaro c’è una fase ancora più bloccata di una gara brutta per la verità fin dall’inizio, con Gattuso che comincia a capire che deve provare a fare qualcosa in più in fase offensiva, inserendo finalmente il folletto belga per il nazionale nigeriano Osimhen, stasera molto in ombra. Il pareggio è un ottimo risultato per Conte dopo undici vittorie consecutive, ma per il Napoli equivale ad una mezza sconfitta perché recupera un solo punto alla Juventus e ne perde due nei confronti di Milan e Atalanta che stanno davanti, e due rispetto alla Lazio che sta dietro, ma che deve recuperare la partita col Torino e che giovedì sarà il prossimo pericoloso avversario sempre allo stadio Maradona.
A beneficiare delle giocate di Mertens è l’ex interista Politano che sul suo assist in un sol colpo pareggia i legni di Lukaku, prendendo un clamoroso incrocio dei pali con Handanovic stavolta fortunato. Nei minuti finali entra pure Elmas per un deludente Zielinski, mentre Demme e Ruiz autori di una buona prova, non riescono più ad essere incisivi. E così nel recupero entrano Bakayoko e Hysaj per Ruiz e Politano, una mossa muscolare, che onestamente non potrebbe mai servire ad ottenere la vittoria. Nel recupero c’è infatti solo un buon intervento difensivo di Manolas, tornato finalmente sui livelli consoni ad un nazionale greco e nella stessa azione un suo accenno di rissa con Hakimi. Quindi le due squadre si prendono in questa serata uggiosa un brodino primaverile, che avvicina Conte allo scudetto, ma allontana il Napoli dall’obiettivo della zona Champion, anche se mancano ancora sette giornate alla fine del campionato e tutto potrebbe teoricamente ancora accedere.