Napoli, la mazzata azzurra di Empoli


Napoli, la mazzata azzurra di Empoli

Napoli, gli azzurri di Spalletti cadono in maniera clamorosa in Toscana e salutano in maniera definitiva i sogni tricolore di fine anno.

Dopo le delusioni delle gare interne Spalletti finalmente capisce che deve schierare Mertens titolare alle spalle di Osimhen e inserisce Jesus al posto dello squalificato Koulibaly con Ruiz e Anguissa in un centrocampo, privo dell’infortunato Lobotka e la conferma di Meret in porta. Nel primo tempo la squadra costruisce poco, mentre l’Empoli sfiora il gol con Pinamonti e impegna Meret in un paio di circostanze, mostrando una discreta voglia di vincere contro una squadra già battuta nel girone d’andata, proprio nell’ultima occasione in cui la squadra di Andreazzoli è riuscita a conquistare l’intera posta in palio. Ma il Napoli, pur non impegnando molto Vicario, sfiora la rete con un tiro di Ruiz e un paio di azioni di Lozano e Osimhen, trovando nel finale del tempo il vantaggio con una conclusione del folletto belga su assist del messicano e velo del nigeriano.

Il gol che sembrava chiudere la gara avviene però nella ripresa su buona azione di Anguissa e conclusione del capitano di Frattamaggiore, che raggiunge Hamsik a quota 121 nella classifica storica dei marcatori del Napoli dietro il capolista Mertens, che mantiene inalterato il vantaggio sull’amico e compagno di squadra. Spalletti anche questa volta sbaglia i cambi, quelli finali, inserendo ad inizio ripresa Malcuit per l’ammonito Zanoli e poi Zielinski per un Lozano vivace dopo che lo stesso messicano e Osimhen sfiorano il terzo gol e Meret deve ancora disimpegnarsi in un paio di circostanze, soprattutto su Cutrone, l’autore del gol beffardo nella clamorosa e sanguinosa sconfitta dell’andata.

I ritmi di questa gara, giocata sotto una pioggia piuttosto copiosa e fastidiosa, sono bassi, ma l’Empoli riesce a trovare il gol, che complica i piani dell’ex trainer Spalletti nel finale, con lo scozzese Henderson. Anche questa gara dimostra quindi i punti deboli del Napoli, che prima rischia di subire il pari con Bahrami che sbaglia un rigore in movimento e poi un errore gravissimo di Meret per questa maledetta impostazione dal basso, favorisce il pareggio di Pinamonti. Nel frattempo prima gli errori di Insigne e poi quelli di Spalletti, che toglie prima Mertens e poi lo stesso capitano frattese per gli inconcludenti Politano ed Ounas, creano addirittura i presupposti per il vantaggio empolese, che approfitta dello sbandamento del Napoli e segna il gol di una storica rimonta, anche se con l’ombra di un fuorigioco, che però non viene confermato dal var. Purtroppo ai punti persi in casa si sommano anche quelli svaniti con queste rimonte subite oggi come con il Sassuolo, per incomprensibili sostituzioni e sinceramente non solo si gettano alle ortiche i sogni scudetto, ma addirittura si mette a rischio la zona Champions, che peraltro è l’unico obiettivo che sta a cuore alla società. A questo punto Delaurentiis potrebbe arrabbiarsi anche lui con il tecnico e riservare sorprese in un finale, che si annuncia davvero complicato e in cui la stagione del Napoli, da comunque positiva nonostante le figuracce nelle coppe, rischia di diventare assolutamente deludente, mentre l’Empoli si dimostra bestia nera. La squadra di Andreazzoli vince nuovamente contro la squadra di uno Spalletti, che si dimostra sempre di più un allenatore con molti limiti, soprattutto nella gestione della rosa e dei cambi, in particolare da quando con il nuovo regolamento, introdotto nel periodo della pandemia da covid 19, sono aumentati da tre a cinque.

Di G.PICCIRILLO

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