Napoli-Parma 2-0, il giorno dopo. Editoriale, la squadra di Gattuso torna in corsa per le zoni nobili del campionato:
Napoli-Parma 2-0: La squadra di Gattuso non brilla, ma è più attenta in difesa contro una squadra impelagata nella lotta per non retrocedere, che pure non ha concesso molto, almeno fino al gol di Elmas. Nel primo tempo dove si rivede Petagna ed Elmas prende il posto di Bakayoko solamente Insigne ha provato ad impensierire Sepe, fino a quando una bella azione personale di Elmas, conclusasi con un tiro efficace, non ha dato il vantaggio al Napoli, che ha poi controllato bene la reazione del Parma. L’azione più bella è arrivata dopo con Petagna e Lozano, che manca il raddoppio su buona ispirazione dell’ ex attaccante della Spal, abile a liberarsi e a servire il messicano. Nella ripresa il Parma prova a rendersi pericoloso, ma Ospina non corre grossi pericoli se non nelle occasioni in cui Gervinho prova ad innestare una marcia in più, ma in questa gara sono davvero poche. Più pericolose per la difesa del Napoli sono le incursioni di Kurtic e degli altri colpitori di testa sui calci piazzati, soprattutto quando Gattuso priva la squadra dei muscoli e dei centrimetri di Petagna per Politano, lasciando i piccoletti Lozano ed Insigne in fase offensiva e per ovviare è costretto ad inserire Bakayoko al posto del deludente Zielinski.
Le difficoltà del Napoli non sono questa volta in difesa, ma in fase d’impostazione e si acuiscono quando Gattuso sostituisce Elmas e Rui per Maxsimovic ed Hjsay, evidente segnale del timore di prendere il gol del pareggio. In effetti il raddoppio del Napoli è stato piuttosto casuale e non frutto di un gioco corale, grande assente in questa gara, ma il tiro di Politano, peraltro deviato da un difensore del Parma nella sua porta premia una tattica sparagnina ed efficace, che addirittura avrebbe potuto dare anche il terzo gol se i tiri di Bakayoko e soprattutto di Insigne non avessero rispettivamente sfiorato e colpito il palo. Evidentemente il centesimo gol per il capitano è stregato dopo il rigore sbagliato contro la Juventus, ma per il Napoli è più importante raggiungere gli obiettivi di squadra in campionato e nelle coppe, piuttosto che quelli personali del capitano e del folletto Mertens, tornato a farsi curare la caviglia nel suo Belgio. Mercoledì sera nella prima semifinale contro l’Atalanta Gattuso dovrà continuare su questa strada di risultati per privilegiare la concretezza anche a discapito dello spettacolo, come ha fatto in questa uggiosa domenica contro il Parma.
Di Gianfranco Piccirillo