Napoli: Pensieri del giorno dopo sulla vittoria contro la Signora


Napoli: Gli azzurri battono la Juventus in rimonta con una vittoria meritata, il racconto di Gianfranco Piccirillo

Napoli La squadra partenopea riesce a riprendersi in parte quello che ha regalato alla Juventus la scorsa stagione, approfittando anche delle assenze dei nazionali impegnati nelle gare intercontinentali che Allegri ha voluto tenere a riposo, in vista della gara di Champions League. Nel primo tempo, però la squadra di Allegri, pur subendo la supremazia territoriale del Napoli, riesce a controllare la gara piuttosto agevolmente e a sfruttare la frittata di Manolas, che permette a Morata di segnare, non ricevendo nemmeno un grande ostacolo in uno Ospina ancora evidentemente condizionato dal jet lag per la gara vittoriosa della sua Colombia contro il Cile. La squadra di Spalletti a parte i colpi di testa iniziali di Politano e del debuttante nazionale camerunense Anguissa, autore di una prova convincente, non riesce mai ad impensierire seriamente Szczesny, mentre la Juventus a parte la rete fortunosa, si rende comunque pericolosa con Kulusevski, sul quale esce bene stavolta l’assonnato Ospina. Insomma nel primo tempo è stato un brutto Napoli, peraltro contro una Juventus rabberciata, che comunque fino ad un certo punto è riuscita a bloccare i partenopei e a ripartire persino con qualche contropiede.

Nella ripresa l’inserimento immediato di Ounas per Elmas porta a dei netti miglioramenti in fase offensiva e il Napoli finalmente riesce a rendersi pericoloso più volte, giungendo presto al pari con Politano, oltre che a collezionare una incredibile serie di tredici calci d’angolo. Stavolta a non essere irreprensibile nell’episodio del pareggio è stata la difesa juventina, soprattutto il discusso portiere Szczesny, che sul tiro di Insigne facilita la ribattuta in rete da distanza ravvicinata di Politano, che vince il duello sul suo concorrente nella nazionale Bernardeschi. La gara diventa finalmente più vivace e si vedono anche le occasioni, quella di Mckennie, ma soprattutto sono Osimhen e Fabian Ruiz ad andare vicini al raddoppio. Spalletti cerca di sfruttare la stanchezza molto evidente della Juve, per ottenere un importante vittoria e inserisce Lozano per Politano e poi anche Zielinski per l’infortunio, si spera lieve, di Insigne, che oggi ha raggiunto il traguardo delle 400 presenze, ed entrambi hanno le occasioni per segnare, ma sbagliano completamente le conclusioni. Allegri inserisce i pochi disponibili in panchina, provando a mettere le forze fresche Ramsey e Kean, ma questa volta la mossa è infelice perché il Napoli, proprio con la complicità del nazionale reduce dalla doppietta contro la Lituania, oltre che di tutta la difesa juventina, trova con Koulibaly, spesso protagonista in queste sfide, il gol di una vittoria tutto sommato netta, che complica ulteriormente il percorso iniziale della Juve in campionato. Nei minuti finali entrano pure Petagna e Malcuit per Osimhen e Rui, autori di una gara apprezzabile per impegno e il Napoli è costretto a subire gli ultimi disperati ma inconcludenti attacchi di una Juventus, attualmente stanca e non competitiva per le posizioni di vertice, che dovrà cambiare completamente volto se vorrà fare risultato in Champions martedì sera a Malmoe, terra svedese.

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