Napoli- Sampdoria 1-0, il giorno dopo la vittoria azzurra. Dopo il pareggio di Torino, arriva ancora un risultato positivo per la banda Spalletti
Napoli-Sampdoria 1-0: Spalletti si negativizza e riesce a tornare in panchina, preparando bene la partita, che contro una Sampdoria in grande difficoltà, non poteva assolutamente essere sbagliata. Ma le complicazioni per il Napoli sono sempre all’ordine del giorno e il tecnico ha dovuto sostituire Zielinski, colpito per la terza volta dal covid nonostante l’ultima quarantena, con Elmas, preferendo inoltre schierare inizialmente Petagna al posto di Politano. La Sampdoria rinuncia a giocare, preferendo una difesa ad oltranza per tutto il primo tempo, anche se indossa al contrario del Napoli ancora in rosso, la prima maglia, in uno stadio San Paolo Maradona con pochi spettatori per la pandemia e le brutte condizioni atmosferiche. Demme e Lobotka confermano quanto di buono mostrato contro la Juventus e anche Ghoulam gioca bene, evidenziando di stare finalmente sulla via del recupero con addirittura il tentativo di cercare la via della rete in un paio di circostanze e non solo con la punizione dal limite, respinta da Audero in angolo. Provano a segnare anche Rrhamani ed Insigne, che cerca di farsi perdonare dai tifosi, ma che però esce dopo solo mezz’ora, per un altro infortunio muscolare all’adduttore e Petagna reclama un rigore per una cintura di un difensore in piena area. Al posto del capitano, fresco del passaggio ufficiale al Toronto condito da un suo video di saluti ai nuovi tifosi, entra Politano che cambia la gara con un paio di giocate importanti. Non è un caso infatti che arrivi addirittura il gol dì Juan Jesus, annullato però dal var per un leggero fuorigioco e poi l’azione che dopo un fallo netto su Mertens in area conduce alla splendida rete di Petagna in sforbiciata, con una tipica giocata spettacolare da album delle figurine. Una Sampdoria inguardabile, che ripete la stessa pessima gara col Cagliari, riesce a tirare una sola volta in porta con un tiro a giro di Quagliarella, che ha voluto ricordare ai tifosi presenti, che anche lui sa fare quel tipo di conclusione, tipica di Lorenzo Insigne, giusto per alimentare qualche speranza di un clamoroso ritorno. Anche Audero si infortuna e nel secondo tempo deve entrare il secondo portiere della Sampdoria, Falcone, se fosse capitato al Napoli l’infortunio di Ospina, considerando la perdurante assenza di Meret per covid, sarebbe stato un problema molto più serio.
La squadra di Spalletti non riesce a raddoppiare nella ripresa con un paio di occasioni di Mertens e un tiro pericoloso di Petagna, preso di mira dal neo acquisto doriano Rincon e così gli ingressi di Caputo e Murru nel finale mettono un poco di apprensione e addirittura a rischio una vittoria, che invece sarebbe dovuta essere molto più larga nel punteggio, perché la Sampdoria, peraltro priva di Candreva e Yoshida, è davvero una squadra che lascia molto a desiderare, soprattutto perché è ancora guidata da D’Aversa, un tecnico poco convincente, che l’ex presidente Ferrero avrebbe voluto esonerare prima di essere arrestato per i noti problemi delle sue attività cinematografiche. Spalletti si concede il lusso nel quarto finale di gara di inserire Ruiz e il neo acquisto Tuanzebe, per gli stanchissimi Demme e Ghoulam, spostando Jesus sulla corsia bassa sinistra e facendo giocare l’inglese di origini congolesi al centro della difesa. Lobotka con interventi importanti in fase difensiva, evita qualche ripartenza pericolosa della Sampdoria, costretta a difendersi fino alla fine, piuttosto che a ricercare il pareggio, grazie ai puntuali inserimenti di Politano, che avrebbe meritato il raddoppio, soprattutto con un colpo di testa, così come pure Petagna ha impegnato severamente Falcone, confermando la sua gara da protagonista. Insomma il Napoli riesce ad ottenere finalmente la vittoria in casa dopo tre sconfitte consecutive, confidando di poter recuperare altri calciatori nei prossimi impegni di coppa Italia e campionato, che sono stati spostati rispettivamente a giovedì 13 e lunedì 17 per gli impegni delle squadre avversarie che a causa della pandemia hanno subito variazioni di data.