Napoli- Sconfitta al Maradona, il giorno dopo


Napoli- Spezia 0-1, la squadra di Thiago Motta fa festa allo Stadio Maradona con una vittoria pesante per la classifica.

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Napoli-Dopo la vittoria di Milano ritornano i difetti di una squadra che anche questa stagione rischierà seriamente di restare fuori dall’Europa che conta. Spalletti sceglie di fare rientrare Rui in difesa, Lobotka a centrocampo e Politano e Mertens in attacco, ma in questo momento credo che fare a meno di un calciatore come Elmas sia stato un gravissimo errore e anche i cambi nella ripresa non mi hanno minimamente convinto. A fronte di un buon primo tempo ancora una volta di Zielinski, bisogna fare i complimenti allo Spezia di Thiago Motta, stranamente considerato a rischio esonero. Al 3’ Manaj svetta più in alto di tutti su calcio d’angolo e lo Spezia, con una palla di poco alta, sfiora subito il gol, confermando che il Napoli ha grossi problemi a difendere sui calci dalla bandierina. Una squadra forte avrebbe dovuto chiudere la partita già nel primo tempo e invece, a parte un paio di conclusioni di Mertens, il Napoli non riesce proprio a rendersi pericoloso, pur avendo una certa superiorità territoriale. Lo Spezia è stato abile ad imbrigliare il Napoli e addirittur al 38′ riesce ad andare in vantaggio su autogol clamoroso di Juan Jesus e un’altra incertezza dello stesso Ospina. Ma lo Spezia, a parte l’episodio della rete, ha avuto la capacità di fare correre, stancare e sbagliare la squadra di Spalletti.

Il Napoli dopo la vittoria con il Milan è tornato quello visto con l’Empoli dopo l’Europa League, stanco e senza idee in fase offensiva, nonostante i tanti tiri effettuati, peraltro quasi tutti da fuori. Il primo tempo si conclude malissimo con la pesante ammonizione di Rui, che salterà la sfida importante con la Juventus dopo la sosta. La ripresa addirittura va peggio perché, a parte una clamorosa occasione sprecata da un Lozano da tempo poco convincente e la traversa presa da Elmas, inserito solo per pochi minuti nel finale, ci sono gli insopportabili errori in fase offensiva di Petagna, entrato troppo frettolosamente al posto del folletto belga, che al massimo avrebbe dovuto affiancare, e anche di Ounas, che sembra la brutta copia di quello visto prima dell’infortunio. Lo Spezia, a cui è stato riconosciuto un titolo onorifico per il campionato d’alta Italia del 1944 per il quale puoi fregiarsi di uno scudetto sulla maglia, sfiora il raddoppio in un paio di circostanze, seppure non inquadri mai la porta nei tiri effettuati, e, a mio avviso, merita il successo prestigioso contro il Napoli, anche grazie alla gara attenta della difesa e dell’ex portiere dello Stabia, Ivano Provedel.

Non si può recriminare questa volta come la scorsa stagione quando il Napoli di Gattuso ebbe molte più occasioni, finendo egualmente per perdere contro quella che è un’autentica bestia nera della squadra partenopea, alla quale nel 2006 ha pure strappato la supercoppa di serie C. Insomma i tifosi del Napoli devono già dimenticare il successo di pochi giorni fa e rassegnarsi a trascorrere un Natale con tante restrizioni per la ripresa della pandemia e con la propria squadra, che perde posizioni nell’alta classifica e si trova nelle condizioni di giocare il mese di gennaio senza i nazionali africani per la conferma della rassegna continentale, nonostante il Camerun sia alle prese coi contagi della variante omicron e la scarsissima percentuale di vaccinazioni eseguite. E si ricomincerà proprio dalla sfida dell’Epifania contro la Juventus, che sta già recuperando molti punti, rispetto alla zona Champions. Non resta quindi ai lettori dei miei articoli sul Napoli che la magra consolazione dei miei auguri di buon Natale e felice anno nuovo, che vi assicuro sentitissimi e pieni di devozione per la pazienza che mostrate, leggendoli puntualmente.

Di Gianfranco Piccirillo

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