Gasperini, nella passata stagione, si è rivelato la bestia nera del Napoli, sconfiggendo la formazione partenopea sia all’andata (1 a 0) che al ritorno (2 a 0 al San Paolo). Stavolta la squadra di Sarri, pur soffrendo, riesce a portare a casa tre punti e rimanere in scia della Juventus. L’Atalanta incomincia molto bene ingabbiando il Napoli ed impedendogli di giocare, facendo valere la fisicità dei suoi giocatori.
Al 15′ minuto del primo tempo, da azione di calcio d’angolo, Cristante svetta più in alto di tutti e insacca alle spalle di Reina. I partenopei hanno più qualità in campo ma il nervosismo, e anche la stanchezza post preliminare, impediscono lo sviluppo del bel gioco e, a parte un miracolo di Toloi che impedisce il gol del pari di Callejon. Si chiude così la prima fazione. Ma Gasperini, forse non aspettandosi il vantaggio, commette un errore di valutazione, sostituendo, all’inizio del secondo tempo, Petagna con De Roon.
Il cambio risulterà fatale ai Bergamaschi. Senza un uomo capace di proteggere la palla, l’Atalanta si limita a tenere dieci uomini dietro la palla, ma al 10′ minuto della riprese Zielinski si inventa una magia e pareggio il conto.
Poi è uno show del Napoli, in quanto stavolta sono i nerazzurri a sparire dal terreno di gioco. I ragazzi di Gasperini corrono e si sbattono ma concludono poco e alla fine la qualità superiore del Napoli viene a galla. Allan, subentrato ad uno spento Hamsik, innesca Insigne con un bel pallonetto e il talento di Frattamaggiore pennella di testa per Mertens che firma il raddoppio.
L’unico spunto dell’Atalanta è un bel tiro dal limite dell’area di Illicic finito alto, ma il Napoli continua a comandare e alla fine, tre minuti dal novantesimo, trova il gol del definitivo 3 a 1. Allan recupera l’ennesimo pallone e lancia Callejon che pesca Mertens in area di rigore ma il folletto belga, lucidissimo, invece di concludere a rete, serve Rog che segna il suo primo gol in maglia azzurra.
Questa vittoria porta tanta gioia al Napoli, soprattutto perchè venuta contro l’unico avversario che, nella passata stagione, riuscì a bloccare il terribile attacco dei partenopei. Forse un parziale alla fine troppo ingiusto ma alla fine è il risultato che conta e se il Napoli comincia a portare risultati da accoppiare al bel gioco, allora forse quest’anno la parola scudetto non è poi così tabù