Il ventisei Settembre 2021 porta un record per il Napoli: sei su sei. Arthur Conan Doyle scrisse “Un indizio non fa niente. Due indizi fanno una prova. Tre fanno una certezza”. E sei vittorie di fila non sono un indizio, sono un grido di forza. E, per un’altra settimana, i partenopei si godono il primato solitario in classifica. E il Cagliari di Mazzarri (giustamente applaudito dai tifosi del Napoli) è rimasto in balia degli avversari.
L’unica differenza rispetto alla partita di Marassi, contro la Sampdoria, è la presenza di Politano al posto di Lozano. Ma il cambio non si fa sentire, anzi. Già all’undicesimo minuto il Napoli è in vantaggio. Perfetta palla in profondità di Anguissa, inserimento a destra di Zielinski. Il centrocampista polacco mette dentro un assist perfetto sul primo palo per Osimhen. Risultato: quarto gol in campionato per Osimhen, sesto in stagione.
Potrei rimanere a fare la cronaca della partita, ma farei solo un monologo della partita. Se la Sampdoria, sull’uno a zero, aveva reagito (costringendo Ospina a tre grandi parate) la squadra di Mazzari si limita a subire il gioco avversario. E i partenopei ringraziano glia vversari. Ed infatti, complice la stanchezza e il pensiero della partita di giovedì pomeriggio, in casa, contro lo Spartak Mosca, Insigne e compagni controllano.
Ma va ricordato il fallo da Rigore di Godin su Osimhen al 55′. Il difensore uruguaiano non riesce mai a prenderlo. Alla fine lo atterra in area. Rigore netto, trasformato da Insigne. Il rigore, in verità, non è perfetto ma, come disse Caressa a Bergomi nella finale del 2006 “L’ha messo dentro”.
E, alla fine, per il gusto dei pragmatici, arriva il risultato: sei su sei, dodici gol fatti e solo due subiti.