A sentire i tifosi del Napoli, sempre disfattisti e rimpiangini (nel senso che rimpiangono qualsiasi giocatore andato via anche il più scarso), questa squadra forse può arrivare decima, dietro anche la Fiorentina. Ma la partita di ieri ha evidenziato due cose: che i partenopei continuano a ballare pericolosamente dietro e che in attacco sono devastanti.
Un dominio totale della squadra di Spalletti (84% a 16% il possesso palla) ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Lasagna, che segna il classico gol che il Napoli prende da metà campionato scorso: sponda di un giocatore avversario (Gunter in questo caso), la difesa segue la palla con gli occhi e l’attaccante avversario (Lasagna per l’appunto) accomoda in porta.
Ma il Napoli si riprende e con Kvaratskhelia prima e Osimhen dopo, prima pareggia poi ribalta la partita.
Nel secondo tempo il Napoli prima si addormenta di nuovo dietro. Stavolta è Kim, autore comunque di un’ottima partita, che si dimentica di Henry che prima pareggia poi, nell’esultanza schiaffeggia Lasagna rompendogli un labbro.
Ma il Napoli ha tanta qualità. E Kvaratskhelia, che molti tifosotti avevano già liquidato con le frasi “Si ma il campionato italiano è diverso. Non terrà il passo”, mostra le sue qualità. Palla al bacio per Zielisnki che con un tocco dolcissimo accomoda in porta.
Partecipano poi alla festa prima Lobotka che si invola completamente immarcato e segna il suo secondo gol con il Napoli.
In seguito si iscrive anche Politano con un azione personale con botta di sinistro.
I veri tifosi del Napoli, dopo questa roboante vittoria in rimonta, esultano e se la godono. Troppo presto per giudicare? Indubbiamente bisognerà vedere almeno dopo le prime quattro/cinque giornate per dare qualche giudizio. Ma questo vale per tutte le squadre di serie A: il Milan vince grazie ad un rigore farlocco, l’Atalanta ringrazia VAR e Arbitro per un gol regolare annullato alla Sampdoria, l’Inter al 96′ contro il Lecce, la Roma domina ma vince solo 1 a 0.
Il Napoli, almeno per il momento, ha fatto vedere che c’è, che può dare fastidio alle milanesi e alla Juventus. E che, forse, i nuovi acquisti non sono così scarsi, anzi.