Una partita quasi inguardabile con pochissime emozioni non poteva che concludersi a reti inviolate tra due squadre che sembravano non volessero farsi male.
Sebbene i padroni di casa fossero sul terrorizzato andante viste le innumerevoli situazioni di gioco dove, non sapendo cosa fare, facevano sempre la cosa peggiore; era evidente l’imbarazzo e la paura di fare errori come a Torino che quel 0-7 rimarrà negli annali del calcio per molto tempo ancora sperando di non peggiorare questo record!
Ma di fronte non c’era la spaccasassi della Juventus bensì una squadra che anche lei non voleva minimamente fare male. Questo era evidente già dalla formazione presentata in campo senza la prima punta Pavoletti che sarebbe stato l’ex di lusso ma che il tenerlo in panchina assieme a Sau evidenziava le intenzioni del tecnico uruguagio Diego Luis Lopez: primo non prenderle.
Deprecabile atteggiamento tattico, davvero, non ce ne si fa ragione con un avversario alle corde si sarebbe potuto avere un’andatura e un gioco propositivo atto a mettere in dubbio lo 0-0 avuto con Juventus, Milan e Inter che avrebbe potuto portare punti.
Ed invece?
Un cambio totale che certo porta un punto in cascina ma che sembra avvilente vista la possibilità di giocare per vincere, affondare i nero verdi in classifica e vendicare la sconfitta dell’andata.
Man mano che il tempo passava, di conseguenza il Sassuolo prendevano fiducia e l’ingresso in campo dell’ex Matri faceva venire i brividi ai numerosi tifosi del Cagliari presenti al Mapei Stadium.
Lopez dirà che si terrà stretto il punto conquistato, certo, siamo felici di non avere perso, ma con un pò di spregiudicatezza e magari con in campo in Coreano Han invece di Farias si sarebbe potuto osare e portare a casa altro che 1 punto, 3.
Sembra che oggi Lopez si sia Rastellizzato con una gara tutta giocata in difesa e con un Andreolli ancora in campo nonostante uno scalpitante Romagna alla terza partita fuori dal rettangolo verde a favore dell’ex Interista non al meglio sopratutto con la Spal, oggi prova senza macchie viste le risicate azioni in avanti degli emiliani.
Pari e patta, tutti contenti, ma la vittoria in extremis del Genoa a Verona col Chievo ancora con Laxalt come a Roma con la Lazio di Simoncino Inzaghi deve tenere alta l’attenzione: nulla è ancora garantito sebbene il Benevento ormai è quasi senza speranze, ma Hellas e Spal sperano sempre di riprendere in gruppone delle pericolanti che sono a distanza rispettivamente di 5 e 4 punti.
Sassuolo (4-3-3): Consigli 5,5, Lirola 6, Goldaniga 6, Acerbi 6, Peluso 5,5 (26′ st Rogerio 6), Missiroli 6, Magnanelli 5,5, Duncan 5,5 (43′ st Ragusa sv), Berardi 5, Babacar 5 (16′ st Matri 5,5), Politano 6. (77 Pegolo, 5 Lemos, 39 Dell’Orco, 98 Adjapong, 6 Mazzitelli, 8 Biondini, 12 Sensi, 29 Cassata, 17 Pierini).
All. Iachini 5,5.
Cagliari (3-5-1-1): Cragno 6, Andreolli 6, Ceppitelli 6, Castan 6, Padoin 5,5, Barella 6, Cigarini 5,5 (26′ st Sau 5,5), Ionita 6, Lycogiannis 5,5 (17′ st Dessena 6), Farias 6 (30′ st Pavoletti sv), Joao Pedro 5,5. (1 Rafael, 26 Crosta, 12 Miangue, 13 Romagna, 19 Pisacane, 7 Cossu, 27 Deiola, 38 Caligara, 32 Han Kwang-Song).
All. Lopez 6.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6.
Angoli: 4-2. Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Andreolli per gioco scorretto. Var: 0.
Spettatori: 6 mila circa.