Tre vittorie su tre nelle prime tre giornate. Solo Benitez aveva raggiunto un risultato del genere. Troppo presto per festeggiare? Sicuramente si ma, dopo la pioggia di critiche preventiva, i giocatori del Napoli hanno lanciato questo messaggio al campionato “Ci siamo anche noi”. Immagine esplicativa della partita: l’urlo di Osimhen dopo che Malcuit ha trasformato un angolo per la Juventus in una rimessa dal fondo per il Napoli.
Eppure la partita comincia male per i partenopei. Dopo Dieci minuti di dominio, arriva la frittata. Manolas si addormenta su un pallone facile, Morata gli ruba il pallone e, di destro, batte facilmente Ospina.
Il Napoli cerca di riprendere il dominio del gioco. In effetti ci riesce ma è poco incisivo. Infatti guadagna ben otto calci d’angolo, ma non crea neanche un’azione da gol. Anzi, al 44′, per poco non arriva un’altra beffa. Colpo di testa all’indietro di Insigne, il passaggio si trasforma in un assist per Kulusevski, ma Ospina riesce ad anticipare il giocatore bianconero.
Ma Allegri cade nel suo solito errore. Nella voglia di controllare la partita, gli ospiti non cercano nemmeno di chiudere il conto. Il Napoli rientra in campo agguerrito e col coltello fra i denti. Ounas entra al posto di Elmas. Ma il gol arriva da due giocatori che, fino a quel momento, non avevano brillato e costruiscono il gol del pareggio. Fabian Ruiz per Insigne. Tiro a giro, Szczesny non trattiene, Politano è lesto ad appoggiare in porta.
Al 59′ l’unica altra azione della Juventus. Di Lorenzo si addormenta, McKennie prenda la palla e lascia partire una rasoiata che sfiora il palo. Poi i bianconeri lasciano il campo. Il Napoli schiaccia la Juventus nella sua metà campo. C’è qualche timida ripartenza ma Anguissa, spettacolare l’esordio, recupera tutto e su tutti. E, all’85, arriva un’altra frittata. Stavolta della Juventus. Calcio d’angolo di Lozano, Kean di testa per poco non batte Szczesny. Il portiere polacco riesce a respingere ma Koulibaly ribadisce in porta.
Allegri ha ragione a volre placare gli animi, ma rimane un dato di fatto: tre partite, un punto. Ed è troppo poco. vero che mancano ancora trentacinque partite ma, al momento, il bilancio è negativo.