Con più di un’ora di ritardo rispetto al programma, verso le 20.30 è iniziata la conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto del Cagliari, il ritorno di un giocatore che dal 20101 al 2014 ha collezionato 131 presenze e 7 reti e rimanendo impresso nei cuori rosso e blu, ogni suo ritorno da avversario con Roma e Inter era bagnato da una folla festante allo stadio. E’ questa la differenza tra chi riesce con onestà ad andare via da una squadra e chi, invece, quando torna, viene tattato come il peggior nemico.
Il RISPETTO che spesso manca nei confronti del pubblico e dei tifosi è quello che molti giocatori non portano.
Non sono certo che lo stesso trattamento di favore sarà riservato a quel ragazzino col numero 18 che ha lasciato il Cagliari solo qualche tempo fa, i tifosi sono divisi tra l’amore indissolubile e l’odio sportivo viscerale, l’Inter fa parte, assieme a Milan e Juventus della triade di squadre definite “le strisciate” che da queste parti hanno un numero sia di estimatori che non.
Anche oggi, nonostante il ritardo, il pubblico cagliaritano ha atteso trepidante di vedere quella famosa cresta uscire dal sottopassaggio dell’Arena.
In una sala stampa assiepata, assieme al serafico Presidente Giulini, Nainggolan ha risposto alle domande dei cronisti con una calma eterea anche quando la questione riguardava l’Inter e la sua esclusione dal “progetto” Conte.
Al riguardo il ninja asseriva che sono cose che capitano, ogni società ha il diritto di fare le sue scelte.
Niente veleno, nessuna risposta piccata, un belga-indonesiano di una tranquillità pari alla stessa grinta che mette in campo.
Per Naingollan giocare per la salvezza -e forse per qualcosina in più- non gli fa specie, rispetto alla Champions.
Certo, era stato lui a realizzare la rete del 2 a 1 contro l’Empoli all’ultima gara de torneo scorso che permise ai milanesi di andare in Champions, ma giocare nel Cagliari nell’anno del Centenario e del Cinquantesimo dallo Scudetto Storico non gli sembrava una cosa così inferiore rispetto alle grandi sfide delle Coppe Europee.
Ma ecco le dichiarazioni di Raja Nainggolan:
Voglio ringraziare il Presidente perché mi ha convinto subito, so com’è l’ambiente, c’è da lottare, l’ho già fatto e lo rifarò;
Avevo qualche offerta ma non è stato difficile scegliere;
Quando sono partito cinque anni fa avevo già in mente di tornare, non pensavo succedesse così presto;
Capitano delle situazioni che anticipano una scelta che viene così agevolata, poi ci sono le questioni extracalcistiche, che già conoscete;
Sono in prestito, se il Pres mi compra (risate) rimango;
Sono qui per scrivere una storia importante, se sono cresciuto come uomo o giocatore sta a voi giudicare;
Come uomo ho vissuto, ho fatto degli errori ma la gente parla tanto;
Do sempre il massimo, con Maran avevo già parlato al telefono;
Il centro sportivo è cresciuto ed è il segno di una Società che vuole crescere, la strada la ricordavo, è stato facile;
Oggi ho fatto il primo allenamento, ho avuto un buon impatto, mi sono messo a disposizione e come sempre daró tutto;
Ho conosciuto Barella quando era un ragazzino e ogni tanto si allenava con noi, nei giorni trascorsi con lui all’Inter ho cercato di dargli dei consigli, può migliorare tanto;
Al riguardo del mio numero di maglia avevo detto al Presidente che non sarei venuto se non avessi potuto indossarlo (risate);
Il primo messaggio me l’ha mandato mentre ero in camera con un compagno e non ho risposto, il giorno dopo ci siamo sentiti e abbiamo iniziato a parlare sul serio;
Oggi posso dire di essere qua, non posso parlare molto di quello che è successo ma sono cose che capitano nel calcio;
Il sogno di ogni giocatore è giocare la Champions, sono esperienze bellissime, io l’ho fatto, ora ho fatto una scelta e qualcuno potrà anche pensare che sia una retrocessione nella mia carriera, ma sono felice, carico e voglio fare bene;
Chissà cosa potremo fare, io cerco sempre di dare il massimo e ci sono partite in cui puoi essere il migliore o puoi dare una mano ai compagni;
Sono sempre Radja”;
Nei giorni scorsi ho visto tante facce conosciute ad Asseminello, come Conti, Cossu e gli altri, questo ha facilitato il ritorno;
Le decisioni dell’Inter le accetto, le cose non possono andare sempre bene, quindi adesso ho doppiamente voglia di fare bene e dimostrare quanto valgo.
Raja Nainggolan