Una Roma corsara vince la battaglia della Sardegna Arena dove il Cagliari, dal primo all’ultimo minuto, ha giocato una partita maschia non concedendo più di tanto ai divi pallonari della squadra capitolina.
La squadra di Di Francesco ha vinto con un tiro da biliardo nella prima frazione di gioco scoccato dal turco Under che ha azzeccato la palla della vittoria in maniera quasi casuale regalando ai giallorossi il sogno della qualificazione alla prossima Champions League, ora più vicina grazie al pareggio interno della Lazio con l’Atalanta, quest’ultima squadra che sarà protagonista dell’ultima gara in casa del Cagliari, dopo la gara di Firenze della settimana prossima.
Non si vedeva una partita di questo livello, agonisticamente parlando, dalla gara con gli altri capitolini della Lazio, ove il risultato finale fu 2-2 con rete al 94esimo di tacco di Immobile che se non fosse arrivato avrebbe regalato 2 punti ai rossoblù che oggi sarebbero stati ossigeno puro nella lotta alla salvezza. Ma coi se e coi ma non ci si salva.
Eppure la squadra di Diego Lopez è stata incredibilmente determinata oggi, cosa non pervenuta in gare più abbordabili come quella col Bologna, Chievo e Hellas Verona dove gli avversari non sarebbero stati così tosti da superare; peccato perché il Cagliari in questa stagione maledetta ha toppato quasi tutte quelle gare definite più volte da non sbagliare, ovviamente sbagliate puntualmente.
Insomma una serie di punti persi in tutto il campionato tra errori arbitrali, se così si possono definire, e altri causati dall’inefficienza degli attaccanti del Cagliari che anche oggi non si sono smentiti. Perché due occasioni clamorose il Cagliari le ha create, entrambe portando davanti alla porta di Allison l’uomo con la palla tra i piedi; ma se nella prima Farias sbagliava lo stop e di conseguenza non riusciva tirare, nella seconda Sau si faceva ipnotizzare dal numero uno giallorosso che conservava inviolata la propria porta.
Uno spirito battagliero che è piaciuto al pubblico della Sardegna Arena che, a differenza della precedente gara col Bologna, ha lungamente applaudito la squadra al fischio dell’arbitro; alcuni giocatori rimanevano senza forze e venivano aiutati dai massaggiatori a riprendersi. Questo è ben augurante per le prossime ultime due gare a Firenze e con l‘Atalanta; ma ora il destino della squadra che rappresenta un’intera isola è anche in mano alle avversarie che l’hanno superata, Udinese, Crotone, Chievo e Spal.
Chi si salverà?
Chi sarà l’ultima delle condannate?
Il 20 maggio il verdetto.