Per la Sampdoria a Bologna la tradizione è stata rispettata: un gran gol di Gabbiadini (i rossoblu sono la sua “vittima” preferita) ma ancora una sconfitta: l’ultima vittoria al ” Dall’Ara” risale al 2003 (un 1-0 firmato da Doni, allenatore Walter Novellino). Da allora, cinque pareggi e cinque vittorie del Bologna. Eppure le premesse per portare a casa almeno un pari ci sono state: primo tempo guardingo e ripresa in cui la squadra ha osato di più, ma alla fine è stata condannata da un’azione di calcio d’angolo ottimamente finalizzata. Il Bologna ha disputato un’ottima partita ed è sembrato avere molte più frecce al suo arco, soprattutto sugli esterni e con un Palacio in avanti davvero ispirato.
Primo tempo
La Sampdoria, a differenza di quanto si pensava alla vigilia, conferma il 4-4-2 visto contro la Roma, anche se Ranieri manda subito in campo il francese Léris al posto di Rigoni. Il Bologna si schiera con il tridente, formato da Skov Olsen, Soriano e Sansone, che agisce alle spalle di Palacio.
Il Bologna fa la partita, la Sampdoria attende ma non riesce molto a ripartire. Il primo pericolo giunge praticamente subito ma Vieira lo sventa ribattendo il tiro di Dzemaili, ottimamente servito da Palacio (3′). Sono soprattutto le accelerazioni sulle fasce che mettono in crisi centrocampo e difesa blucerchiati: in mezzo al campo solo Vieira sembra in partita mentre Bertolacci fa parecchia fatica; sulle fasce Murru e Bereszinsky hanno il loro da fare con Skov Olsen e Sansone, peraltro abbastanza imprecisi. Jankto prova alcune volte a ribaltare l’azione, mentre Léris è molto fumoso. Quagliarella e Gabbiadini la prendono poco.
Ma la squadra sembra comunque reggere e al 25′ ha l’occasione per passare con una deviazione volante di Gabbiadini che si stampa sul palo. Il Bologna ha in mano il pallino e con frequenti cambi di gioco prova ad impensierire la retroguardia blucerchiata ma senza fortuna. Poi è Jankto con un sinistro ad impensierire Skorupski (37′). Poco dopo, Audero è grande protagonista su un tocco ravvicinato di Palacio, servito da Skov Olsen dopo un’incursione sulla destra: il portiere riesce a deviare in angolo con un pregevole riflesso (42′). Finisce la prima frazione con la sensazione che Ranieri sparerà tutte le cartucce offensive nella ripresa.
Secondo tempo
Così è infatti. Alla ripresa delle ostilità si presentano in campo Depaoli al posto di Léris e Ekdal per un Bertolacci ancora non al meglio. C’è bisogno di punti e bisogna osare di più. La Sampdoria si rovescia in avanti e crea una situazione di pericolo con Quagliarella e Jankto ma il Bologna riconquista palla e di rimessa riesce ad arrivare al gol con una grande deviazione di Palacio che, pur pressato da Murillo, riesce a sorprendere Audero nell’angolo basso alla sua destra (3′).
Rossoblu in vantaggio proprio nel momento in cui i blucerchiati sembrava stessero per prendere in mano le redini dell’incontro. Passano tre minuti e la Sampdoria riesce a segnare con un colpo di testa di Depaoli ma l’arbitro, dopo consultazione con il VAR, annulla per fuorigioco di Gabbiadini (6′).
Palacio (9′) e Sansone (14′) impegnano il sempre attento Audero. Al 17′ è il momento di Caprari che rileva Jankto. Samp in campo con le tre punte. E arriva il pareggio: il merito è di Gabbiadini che, servito sulla trequarti, lascia partire un sinistro perfetto che si insacca alla destra di Skorupski (19′).
Si pensa che la ruota possa girare per portare a casa almeno un punto. Neanche per sogno, perché il Bologna non ci sta e intende rispettare la tradizione. e così prima Sansone ci prova senza fortuna su punizione dal limite, che si procura egli stesso dopo una bella azione personale (29′) e poi arriva il nuovo vantaggio su azione di calcio d’angolo conclusa dal terzino Bani che, inseritosi velocemente dalle retrovie, sorprende la difesa blucerchiata e piazza la zampata vincente (33′). Una vera mazzata a poco più di dieci minuti dalla fine da cui la Sampdoria non si riprende: i blucerchiati provano a portarsi in avanti ma lo fanno senza lucidità e non creano nulla. I padroni di casa controllano agevolmente e portano a casa un successo prezioso.
Sampdoria: una squadra in ripresa ma ora servono punti
La Sampdoria non sembra più la squadra allo sbando di qualche settimana fa: i limiti sono evidenti ma sono in parte mascherati da una disposizione tattica almeno più ordinata e più consapevole di essi. Ma tutto questo adesso deve permettere di conquistare dei punti: lo scorso anno si parlava di Europa, oggi bisogna guardare in faccia la realtà, che si chiama salvezza. E con il Lecce, nel turno infrasettimanale, sarà già uno scontro diretto.
Il tabellino di Sampdoria-Bologna
Bologna 2 Sampdoria 1
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Bani, Krejci; Poli (27′ s.t. Schouten), Dzemaili (22′ s.t. Santander); Skov Olsen (10′ s.t. Orsolini), Soriano, Sansone; Palacio.
A disposizione: Da Costa, Sarr, Denswil, Paz, Corbo, Juwara, Svanberg, Baldursson, Portanova.
Allenatore: Mihajlovic.
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Murru; Léris (1′ s.t. Depaoli), Vieira, Bertolacci (1′ s.t. Ekdal), Jankto (17′ s.t. Caprari); Gabbiadini, Quagliarella.
A disposizione: Falcone, Avogadri, Augello, Chabot, Barreto, Bonazzoli, Rigoni, Ramírez, Ferrari.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Assistenti: Colarossi di Roma 2 e Muto di Torre Annunziata.
Quarto ufficiale: Abbattista di Molfetta.
VAR: Rocchi di Firenze.
AVAR: Bindoni di Venezia.
Reti: s.t. 3′ Palacio, 19′ Gabbiadini, 33′ Bani.
Note: ammoniti al 28′ s.t. Bereszynski, al 32′ s.t. Murru, al 38′ s.t. Schouten per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 15.375 (rateo 181.497), paganti 8.724 (incasso 110.911 euro); terreno di gioco in buone condizioni.