La Lazio sbanca Marassi e la Sampdoria vede allontanarsi il sogno europeo. Questa volta non sono bastati un super secondo tempo (in 10!) e il solito Quagliarella per tenere su una squadra il cui marchio di fabbrica sembra essere la discontinuità di rendimento, per la disperazione dei tifosi.
Primo tempo
Neanche il tempo di partire che la Lazio è già in gol: l’ecuadoriano Caicedo sfrutta un errore dei blucerchiati e in velocità batte Audero (3′). Sampdoria sotto shock e Lazio che fa quello che vuole, tanto che dopo circa un quarto d’ora arriva il raddoppio, ancora con Caicedo che, servito da Romulo, di testa indirizza verso il palo lontano superando ancora l’estremo difensore blucerchiato (19′).
Solo intorno alla mezz’ora gli uomini di Giampaolo danno il primo segno di vita, grazie ad una punizione di Ramirez, il cui tiro impegna severamente Strakosha (33′). Ma è un fuoco di paglia, perché allo scadere della prima frazione di gioco lo stesso trequartista uruguaiano, già ammonito, commette fallo su Lulic e si becca il secondo giallo (44′). Ora si fa davvero dura. Il primo tempo termina sotto una pioggia di fischi.
Secondo tempo
Si riparte e Giampaolo gioca subito la carta Jankto al posto di Linetty. Ma è la Lazio ad andare vicina al tris: Romulo, servito dal solito Caicedo, colpisce il palo con un gran tiro (9′).
Il calcio è fatto di episodi e infatti ne accade uno che sembra riaprire la contesa: Quagliarella sfrutta un errore di Acerbi per realizzare il gol n. 150 in Serie A (11′). Il pareggio ridà vita ai giocatori di casa e al popolo blucerchiato e la Sud prova a spingere la squadra verso il pari, che potrebbe concretizzarsi con un gran tiro di Murru con il pallone che colpisce il palo e poi la schiena del portiere ospite per poi finire in angolo (15′). Partita più viva che mai adesso: Immobile sostituisce Caicedo (18′) e Marusic l’infortunato Romulo (24′). Lo stesso Immobile colpisce la traversa su punizione, con il pallone che rimbalza esattamente sulla linea di porta; il gioco viene poi fermato per off-side (30′). Marassi è una bolgia ma a Giampaolo è rimasta una sola carta da giocare, perché al 16′ del primo tempo ha dovuto sostituire Colley, per problemi allo stomaco, con Tonelli, sprecando così un cambio. Il pareggio sembra materializzarsi sui piedi di Defrel che, servito magnificamente da Jankto, da due passi non riesce a inquadrare la porta (31′). La Lazio adesso è incredibilmente in sofferenza e Inzaghi opera l’ultima sostituzione: Badelj prende il posto di Cataldi (33′).
Il tecnico doriano getta nella mischia anche Gabbiadini al posto di Sala (37′). Quagliarella ci prova da centrocampo, sorprende Strakosha ma il pallone finisce sul fondo (42′). Aumentano gli scontri e fioccano le ammonizioni: prima è Murru a beccarsi il giallo per aver steso Correa che stava involandosi in contropiede (44′); poi, nel recupero, Lulic trattiene Praet e quindi litiga con Sala che si trova a bordo campo essendo stato sostituito, e l’arbitro ammonisce entrambi (46′). Dopo quattro minuti di recupero termina l’incontro.
Un’altra occasione sciupata, forse l’ultima
Altra occasione sciupata per la Sampdoria che si è svegliata tardi, dopo avere regalato un tempo agli avversari.
Il mese di Aprile si chiude con un’altra sconfitta. Il ciclo di partite che avrebbe dovuto consentire alla squadra di Giampaolo di compiere quel salto di qualità di cui si parla da tempo, e centrare l’Europa, in realtà è servito a fotografare l’andamento di tutto il campionato dei blucerchiati: una squadra dal rendimento altalenante, capace di alternare grandi prestazioni a sconfitte sconcertanti. Adesso il calendario propone Parma, Empoli, Chievo e Juventus: ultime quattro giornate di campionato più che abbordabili, compresa l’ultima con una Juve ormai appagata, ma l’ultimo treno per l’Europa è probabilmente ormai passato.
Il tabellino
Sampdoria-Lazio 1-2
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Sala (dal 37′ s.t. Gabbiadini), Ferrari, Colley (dal 16′ s.t. Tonelli), Murru; Praet, Ekdal, Linetty (dal 1′ s.t. Jankto); Ramirez; Defrel, Quagliarella. A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Saponara, Barreto, Caprari, Sau, Tavares, Bereszynski. Allenatore: Giampaolo.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, Acerbi, Bastos; Romulo (dal 24′ s.t. Marusic), Parolo, Leiva, Cataldi (dal 33′ s.t. Badelj), Lulic; Correa, Caicedo (dal 18′ s.t. Immobile). A disposizione: Guerrieri, Proto, Luiz Felipe, Patric, Neto, Armini, Jordao, Zitelli. Allenatore: Inzaghi.
ARBITRO: Maresca di Napoli. Assistenti: Di Liberatore di Teramo e Tonolinidi Milano. Quarto Ufficiale: Aureliano di Bologna. VAR: Calvarese di Teramo. AVAR: Tegoni di Milano.
RETI: p.t. 3′ 20′ Caicedo; s.t. 11′ Quagliarella.
NOTE: ammoniti al 22′ p.t. Ferrari, al 32′ p.t. Acerbi, al 26′ s.t. Wallace, al 29′ s.t. Tonelli, al 45’+1′ s.t. Lulic e al 45’+1′ Sala; espulso al 44′ p.t. Ramirez; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.