Sampdoria, a Parma pari spettacolo ma vittoria buttata via


Al “Tardini” di Parma piove in tutti i sensi: acqua a non finire e anche pioggia di gol, ben sei, per un pari che alla Sampdoria non serve a nulla ma consente al Parma di compiere un passo avanti importante verso la salvezza. Dal lato doriano, però, l’esito dell’incontro rappresenta una vittoria buttata via a causa di disattenzioni difensive che hanno permesso ai ducali di riprendere una partita che sembrava ormai per loro compromessa.

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Primo tempo

La Sampdoria schiera Ferrari e Colley al centro della difesa, Jankto nel trio di centrocampo e Defrel alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella. Si parte e Parma subito in gol: Gervinho si invola sulla sinistra, entra in area e va sul fondo riuscendo a mettere in mezzo sottomisura un pallone che Gazzola, al suo primo gol in A, ribadisce in rete (2′). Palla uscita sul fondo, ma non del tutto, e il gol è quindi regolare. Avvio in salita, ma la Sampdoria mostra di esserci perché prima Praet colpisce al volo su assist di Quagliarella (9‘) e poi Jankto e Praet, nella stessa azione, impegnano severamente Sepe (12′). La Sampdoria fa la partita e il Parma attende per poi provare a ripartire affidandosi alle scorribande di Gervinho. Il gioco però non riesce molto ai locali. E la squadra di Giampaolo trova il pareggio su un rigore concesso, grazie all’aiuto del VAR, per un tocco di gomito di Dimarco, in anticipo su Quagliarella, a seguito di un traversone di Murru. Il direttore di gara si avvale dell’on field review e concede il penalty: dal dischetto Quagliarella realizza il ventiquattresimo centro stagionale (25′).

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I blucerchiati continuano a spingere e creano pericoli con Ekdal (32‘) e Praet (34′). Arriva anche il meritato vantaggio, grazie a una incursione del ceco Jankto che entra in area e ubriaca mezza difesa, poi calcia e Sepe respinge proprio sui piedi di Defrel che ribadisce in rete (38′). E i blucerchiati potrebbero anche triplicare con il solito Quagliarella che, solo in area, prima calcia addosso all’estremo difensore ducale, poi, dopo la respinta di quest’ultimo, calcia di nuovo angolato ma il portiere dice ancora di no e  mette in corner (42′). Termina il primo tempo con due minuti di recupero. Partita in mano ai blucerchiati.

Secondo tempo

Si riparte e Gervinho ci prova da lontano, ma Audero è attento e devia in angolo (3′). Poi è Defrel che, servito al limite, si coordina bene ma la conclusione è imprecisa (5′). Il Parma cerca di scuotersi e aggredisce alto la Sampdoria, a differenza di quello che aveva fatto nel primo tempo. La pressione porta dei risultati perché Audero deve superarsi su Ceravolo lanciato a rete, anticipandolo in tuffo a terra e portandogli via il pallone con un intervento pulito (11′).  A questo punto Giampaolo gioca la carta Barreto, per dare più sostanza al centrocampo: il paraguaiano, che rivede il campo dopo sei mesi, dà il cambio a Gabbiadini. Praet va quindi a fare il trequartista (12′).Partita che in questo momento non ha storia, tanto che i blucerchiati realizzano anche il tris: Kucka in fase di impostazione perde il pallone a beneficio del belga, palla in area a Quagliarella che gira in rete spiazzando Sepe (16‘). 3 a 1 e partita che sembra chiusa. Ma non sarà così.

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D’Aversa toglie Ceravolo, evanescente, e mette Siligardi. Un cambio importante perché il nuovo entrato è molto più in palla e infatti ne fa le spese Colley che scivola in occasione di un disimpegno, perde il pallone a beneficio dell’attaccante crociato e non può far altro che stenderlo arrivando in ritardo nel tentativo di recuperare. Rigore indiscutibile: sul dischetto va Kukca che non sbaglia, facendosi anche perdonare per l’errore in occasione del terzo gol doriano (22′).

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Si tratta dell’episodio che serviva ai locali per scuotersi e carica anche il pubblico, che infatti comincia a spingere la squadra alla ricerca del pareggio. Quest’ultimo arriva dopo pochi minuti, grazie ad un altro black out difensivo blucerchiato: su un cross dalla sinistra, Siligardi, solo in mezzo a tre avversari colpisce indisturbato di testa; Audero respinge come può, palla sui piedi di Bastoni che realizza. Anche per lui è il primo gol in A (26‘).

L’ingresso di Caprari

Giampaolo non ci sta e tenta di scuotere la sua squadra con l’ingresso di Caprari al posto di Jankto (32′). L’attaccante, reduce da un lungo infortunio, è in palla e impegna subito Sepe con una girata rapida, che costringe il portiere gialloblu a deviare alla sua sinistra (33′). Poco dopo, altra grande palla gol per il nuovo entrato il quale, servito in area da Bereszynski, calcia rasoterra con la palla che esce di un niente alla destra di Sepe (37′).

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Il Parma mostra di accontentarsi e la Samp non riesce più a pungere. C’è qualche scontro di troppo, di cui fa le spese Colley (decisamente non è stata la sua giornata) che viene espulso per doppia ammonizione a seguito di un intervento in area avversaria con il braccio troppo largo (42′). Poco dopo, la stessa sorte tocca a Kucka, che rimedia il secondo giallo dopo un fallo su Ekdal (45′). Termina così la partita, dopo tre minuti di recupero.

Il tabellino

PARMA (4-4-2): Sepe; Bastoni, Dimarco, Bruno Alves, Iacoponi; Scozzarella (dal 41′ s.t. Stulac), Gazzola, Kucka, Barillà (dal 1′ s.t. Sprocati); Gervinho, Ceravolo (dal 20′ s.t. Siligardi). Allenatore: D’Aversa.

SAMPDORIA (4-3-1-2):Audero; Bereszynski, Colley, Ferrari, Murru; Praet, Ekdal, Jankto; Defrel (dal 32′ s.t. Caprari); Gabbiadini (dal 12′ s.t. Barreto), Quagliarella. A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Saponara, Farabegoli, Linetty, Sau, Tavares. Allenatore: Giampaolo.

ARBITRO: Fabbri di Ravenna. Assistenti: Passeri di Gubbio e Margani di Latina. Quarto ufficiale: Rapuano di Rimini. VAR: Aureliano di Bologna. AVAR: Galetto di Rovigo.

RETI: p.t. 2′ Gazzola, 27′ rig. Quagliarella, 38′ Defrel; s.t. 16′ Quagliarella, 22′ rig. Kucka, 26′ Bastoni.

NOTE: ammoniti al 3′ p.t. Colley, al 22′ p.t. Barillà, al 25′ p.t. Dimarco, al 14′ s.t. Kucka e al 34′ s.t. Barreto; espulsi al 42′ s.t. Colley e al 45′ s.t. per doppia ammonizione; recupero 2′ p.t. e 3′ s.t.

 

 

 

 

 

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