Napoli da record. Sarri supera il proprio record personale e anche il record come migliore seconda che era della Roma; infatti l’anno corso i giallo-rossi si fermarono ad 87 punti. Record inutile, infatti la Juventus, con il pareggio per zero a zero all’Olimpico festeggia il settimo scudetto (altro record incredibile) e deve accontentarsi di questa bella soddisfazione e anche abbandonarsi a qualche rimpianto, come per la partita persa contro la Fiorentina (che ha interrotto l’altro record di Sarri, ovvero quello di risultati utili consecutivi in trasferta).
Giampaolo che, a causa di infortuno vari, conferma la sua formazione, ad eccezione di Belec al posto di Viviano con Kownacki e Caprari per Quagliarella e Zapata mentre Sarri lascia Milik ed Ounas in panchina e schiera gli undici titolarrissimi. Sampdoria che cerca ancora una speranza europea mentre il napoli vuole solo migliorare il suo record personale e diminuire il gap di punti dell’anno scorso (l’anno scorso era di sei punti).
Inizia la partita sotto la pioggia battente e, al 5′ minuto Mertens, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, batte Belec ma, dopo un controllo VAR, l’arbitro Gavilucci annulla per fuorigioco. Al diciassettesimo, sempre da calcio d’angolo, Albiol stacca su tutti ma Belec si supera e manda di nuovo in corner. La Sampdoria pressa e cerca di avvicinarsi alla porta difesa da Reina ma la difesa del napoli, grazie a Koulibaly, oggi proprio insuperabile, impedisce praticamente qualsiasi tiro. Al 27′ altra grande occasione stavolta per Insigne che stoppa bene unlancio di Jorginho, converge dalla sinistra e poi far partire il suo classico destro a giro sul secondo palo. Il pallone termina a lato di poco.
Al 42′ l’unica vera azione da gol della Sampdoria: Calcio d’angolo per i padroni di casa, Torreira dalla bandierina, Ferrari stacca benissimo di testa ma il pallone scheggia la parte alta della traversa.
Nel secondo tempo purtroppo si sentono molti cori razzisti nei confronti del Napoli e dei napoletani fra cui Vesuvio lavali col fuoco è il più accettabile. Il Napoli però continua a dominare la partita anche se abbassa un po’ il ritmo; al 60′ Insigne si divora, complice uno straordinario Belec, un’incredibile palla gol: triangolazione perfetta fra Insigne e Mertens ma il furetto si fa parare il tiro dal portiere blucerchiato. Giampaolo sostituisce Caprari con Zapata mentre Sarri toglie Callejon e Mertens per Hamsik e Milik. E il polacco sarà determinante al 70′; Allan serve Milik che, dal limite dell’area, lascia partire un sinistro a giro che si infila nel sette delle porta della Sampdoria, polacco che sarà ammonito per un gesto offensivo verso la curva di casa.
I padroni di casa reagiscono ma Koulibaly erige un muro in difesa e non lascia passare niente e nessuno. Al 76′ Gavilucci interrompe il gioco per i cori razzisti contro il Napoli tanto che Ferrero è costretto a scendere in campo a chiedere ai tifosi di smetterla ma viene accolto con urla e gestacci. Dopo quattro minuti la situazione però si calma e il gioco riprende. A dieci minuti dalla fine gli azzurri raddoppiano, calcio d’angolo e Albiol, in terzo tempo, firma il raddoppio e il terzo gol stagionale.
I cambi di Strinic e Rog per Regini e Allan e ,dopo qualche minuto, di Alavarez per Kownacki, sono le uniche vere emozioni degli ultimi minuti. E, alla fine, porta a casa i tre punti battendo il record personale e dimostrando di avere comunque un grande gioco e che solo una grandissima Juventus ha impedito al Napoli di vincere il terzo scudetto.
