Nella gara tra rossoblù sardi ed emiliani alla fine l’hanno spuntata con merito i padroni di casa.
Diverse sorprese nell’undici iniziale di Maran dove il quasi certo rientro di Ceppitelli non ha avuto luogo, al suo posto il mastino napoletano Pisacane, apprezzatissimo dal pubblico per la sagacia tattica e l’energia con cui affronta le partite.
Ma ciò che ha fatto strabuzzare gli occhi all’Arena è stata l’assenza dei doppi attaccanti, niente Sau-Pavoletti o Farias-Pavoletti, il tecnico Trentino ha sorpreso tutti piazzando davanti all’insostituibile Pavo gol il falso nueve Joao Pedro; mai una scelta di questo genere era stata più azzeccata visto che le due reti-vittoria sono scaturite da questi due giocatori che per tutta la partita si sono dannati l’anima e curiosamente quasi nello stesso minuto delle due frazioni di gioco sono arrivate, rispettivamente al 22esimo del primo tempo e al 23esimo del secondo.
Una scelta tattica questa particolarmente apprezzata in Tribuna Stampa dove la scelta di non schierare nessuno delle due pseudo seconde punte era caldeggiata da tempo vista la loro evanescenza. Il ritorno del numero 10 Joao Pedro dal 16 settembre (dopo avere scontato i 6 mesi di squalifica per doping) ha forse aiutato a fare ciò che era necessario, sebbene a volte sgradevole; mettere in panchina questi due giocatori e responsabilizzarli con le tante occasioni da rete mandate al vento forse era l’unica possibilità per fare capire loro che nessuno è indispensabile.
LA PARTITA
Si è capito sin dal primo minuto che i ragazzi di Inzaghi Senior volevano puntare al pareggio, già dopo 20 secondi era da ammonizione il fallo di Mattiello su Padoin, quel punticino in più doveva essere salvaguardato ed anzi, magari con qualche capatina in attacco il solito Santander avrebbe potuto fare male alla difesa di casa.
E se Inzaghi fosse stato in campo forse avrebbe realizzato di rapina almeno una delle tre occasioni dove il portiere Cragno se non superlativo è stato quantomeno fantastico; una sicurezza negli interventi che Campionato dopo Campionato, partita dopo partita, ha eletto il ragazzo di Fiesole forse il degno sostituto di un certo Gianluigi Buffon tra i pali della Nazionale; se non fosse che il Signor Donnarumma sia il portiere del Milan e che il suo agente sia il più famoso degli agenti, quasi innominabile, forse Alessio non sarebbe ne il secondo, ne il terzo portiere nelle prossime partite della nazionale contro Ucraina (Amichevole a Genova) e in Polonia per la Nation League, bensì titolare. Ma non vaneggiamo, è solo il portiere del Cagliari.
Altro encomio va oggi per colui che a tutti i costi è stato preso, perché voluto da Maran, forse ad un prezzo spropositato per la sua età, ma Castro
oggi è stato un faro a centrocampo dove anche Barella e Bradaric sono stati stratosferici.
Certo, tutto dipende sempre dall’avversario che hai di fronte, o dietro, ma oggi la squadra ha offerto un livello che era da tempo che si attendeva.
La sconfitta degli emiliani è stata accettata di buon grado dal suo tecnico che ha ammesso di avere meritato di perdere in sala stampa: “Sono molto arrabbiato perché continuiamo a prendere gol stupidi, come sull’azione del gol di Joao Pedro. Dovrò intervenire in qualche modo. Nonostante non avessimo iniziato benissimo avevo l’impressione che avremmo potuto segnare, poi il secondo gol con quella bellissima azione ci ha puniti. Per come lavoriamo quei gol non si devono prendere, non dobbiamo lasciare uomini soli in area. Se non stiamo attenti questi sono i risultati.” Pippo Inzaghi
SICUREZZA SUGLI SPALTI
Molto lavoro questa settimana per i ragazzi della Sicurezza all’interno della Sardegna Arena, in particolar modo il settore degli ospiti oggi era particolarmente caldo, sia per la temperatura altissima, quasi 30 gradi alle 15:00, ma anche grazie alle birre scolate prima, durante e dopo la partita che rendeno difficoltoso il loro lavoro.
Gli stessi Ultras cagliaritani già ad inizio gara avevano minacciosamente dato appuntamento all’esterno quelli bolognesi per un regolamento di conti che mai sarebbe avvenuto.
Tuttavia va ricordato in che situazioni di tensione vivono questi ragazzi, padri e madri di famiglie che alla fine della giornata devono tornare a casa, anche loro, esattamente così come erano arrivati allo stadio.
Ma chi non conosce la realtà di queste persone non si rende conto delle difficoltà in cui lavorano.
Il rapporto stretto con le forze dell’ordine, l’atteggiamento spesso arrogante degli spettatori che pensano di potere dire e fare quello che vogliono mette spesso in difficoltà le così dette “maschere“, ma non siamo al Cinema e questa non è una Missione Impossibile!
MARCATORI: Joao Pedro (C) 22′ pt; Pavoletti (C) 23′ st
CAGLIARI: Cragno; Srna (Faragò dal 28′ pt), Romagna, Pisacane, Padoin; Castro, Bradaric, Barella; Ionita (Dessena dal 32′ st), Joao Pedro (Farias dal 42′ st); Pavoletti. All. Maran.
BOLOGNA: Skorupski; Calabresi, Danilo, De Maio (Orsolini al 16′ st); Mattiello, Svanberg, Nagy, Dzemaili, Dijks (Krejci dal 1′ st); Falcinelli (Okwonkwo dal 30′ st), Santander. All. F. Inzaghi
ARBITRO: Pasqua di Tivoli.