Sampdoria da favola a Bergamo. La squadra di Ranieri espugna il campo dell’Atalanta a conclusione di una partita di grande sostanza, riuscendo ad imbrigliare gli attaccanti della squadra di casa per poi punirla con azioni di rimessa rapide e letali. Partita fantastica di una squadra il cui livello qualitativo è cresciuto rispetto alla scorsa stagione e che adesso ha tutte le carte in regola per fare divertire i propri tifosi.
Atalanta-Sampdoria: primo tempo
Ranieri schiera la squadra preventivata alla vigilia. In mezzo al campo non c’è Verre ma è Thorsby ad affiancare Ekdal, con Jankto a destra e Damsgaard a sinistra. Il 4-4-2 del tecnico romano prevede che la squadra mantenga le linee compatte per poi ripartire cercando di sfruttare gli spazi lasciati dai padroni di casa. Dall’altra parte, Gasperini lascia a riposo Muriel e ritrova Ilicic, schierato in avanti con Lammers e Gomez.
L’inizio gara è tutto dell’Atalanta che spinge subito forte e va alla conclusione con Gomez ma Audero è attento (6′). Poco dopo, lo stesso Gomez innesca una carambola in area tra Thorsby e Tonelli che sfiorano l’autogol (8′). Sembra una partita a senso unico ma la sensazione è subito fugata dalla prima azione di rimessa della Sampdoria che è letale per i nerazzurri locali: Damsgaard fugge palla al piede nella metà campo avversaria e serve in diagonale Quagliarella che, in area, dribbla Palomino con un doppio passo e scaglia un sinistro sotto la traversa, imprendibile per Sportiello (13′). Si tratta del gol numero 90 in maglia blucerchiata per il capitano.
L’Atalanta riprende a premere ma va a sbattere contro un muro, tanto che riesce con fatica ad arrivare al tiro. Accade con una conclusione debole di Ilicic (21′) e poi un tiro dello stesso sloveno respinto dalla difesa (31′).
Il pressing blucerchiato è feroce già da metà campo, dove Thorsby ed Ekdal fanno un gran lavoro di interdizione per innescare ripartenze veloci che sfruttano la spinta di Jankto e Damsgaard sulle fasce e l’estro di Ramirez. E ogni volta che il Doria si spinge in avanti mostra di poter far male: punizione dalla trequarti calciata dallo stesso uruguaiano, palla in area pennellata per Tonelli che, da due passi, colpisce il pallone in modo sbilenco mangiandosi il raddoppio (33′). Ma è una bella Samp: compatta, ficcante ed efficace.
E il raddoppio potrebbe concretizzarsi alla fine del primo tempo, quando Augello pennella un cross perfetto per Jankto che calcia al volo in diagonale con il pallone che attraversa l’area senza trovare blucerchiati per la deviazione vincente; il tiro del ceco è stato però deviato dal braccio di Mojica e l’arbitro, con l’aiuto del VAR, concede il rigore. Dal dischetto Quagliarella calcia teso e a mezza altezza ma Sportiello intuisce e devia (44′).
Atalanta-Sampdoria: secondo tempo
Si riparte e, dopo una decina di minuti di sterile pressione atalantina, per la Sampdoria arriva il raddoppio, stavolta con un’azione manovrata che premia l’intraprendenza di Damsgaard, un ragazzo che cresce partita dopo partita, che si incunea in area poi serve Thorsby che allarga per Jankto il quale pennella un traversone perfetto per lo stesso norvegese che, infilatosi alle spalle della difesa di casa, schiaccia di testa e fa secco Sportiello (14′). 0-2!
Gasperini, che dall’inizio ripresa ha inserito Zapata, Toloi e Gosens, getta nella mischia anche Malinovskyi, al posto di De Roon (18′). Ranieri risponde sostituendo Ramirez con Verre (20′) e Quagliarella con Keita Balde, che fa il suo esordio in maglia blucerchiata (21′).
L’Atalanta cerca disperatamente di riaprire la partita e ci riesce: mischia in area dove Zapata è contrastato da Thorsby e Keita Balde e cade a terra. Per l’arbitro è rigore: dal dischetto lo stesso colombiano realizza il classico gol dell’ex (35′).
I locali continuano a premere in modo confuso una Sampdoria molto ordinata, lucida e cinica. I blucerchiati, dopo qualche minuto di sofferenza, chiudono la partita con un’altra magistrale ripartenza gestita da Balde che serve Jankto il quale fa partire un preciso diagonale di sinistro che trafigge ancora Sportiello (47′). 1-3 e tutti a casa! Ora la Coppa Italia, dopodiché sarà derby.
Il tabellino
Atalanta 1 Sampdoria 3
Atalanta (3-4-1-2): Sportiello; Sutalo (1′ s.t. Toloi), Palomino, Djimsiti; Depaoli (15′ s.t. Hateboer), De Roon (18′ s.t. Malinovskyi), Pasalic, Mojica (1′ s.t. Gosens); Gomez; Ilicic, Lammers (1′ s.t. D. Zapata)
A disposizione: Radunovic, Rossi, Muriel, Freuler, Romero, Pessina, Miranchuk.
Allenatore: Gasperini.
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello; Jankto, Thorsby, Ekdal, Damsgaard (27′ s.t. Léris); Ramírez (20′ s.t. Verre), Quagliarella (21′ s.t. Balde).
A disposizione: Ravaglia, Letica, Silva, Colley, Askildsen, Regini, La Gumina, Ferrari, Prelec.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Assistenti: Peretti di Verona e Muto di Torre Annunziata.
Quarto ufficiale: Volpi di Arezzo.
VAR: Banti di Livorno.
AVAR: Tegoni di Milano.
Reti: p.t. 13′ Quagliarella; s.t. 14′ Thorsby, 35′ s.t. Zapata rig., 47′ Jankto.
Note: ammoniti al 31′ p.t. Tonelli, al 44′ p.t. Mojica, al 2′ s.t. Yoshida, al 21′ s.t. Malinovskyi, al 24′ s.t. Balde, al 41′ s.t. Palomino per gioco scorretto, al 26′ s.t. Jankto per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.
(Dati tratti da www.sampdoria.it)