Il Napoli la sfanga all’Artemio Franchi fra le polemiche. Due rigori, uno per parte, entrambi fra le proteste. Il primo per un fallo di Mano di Zielinski da zero metri, con la palla che gli sbatte sul fianco, ma il braccio è nettamente largo. E con le nuove regole è sempre rigore. Il secondo, per il Napoli, appare netto in diretta, meno in replay ma neanche da simulazione. In conclusione, in entrambi i casi, non è stato sbagliato assegnarli.
Per i primi trenta minuti non c’è partita, anzi non c’è storia. Al nono rigore, e Pulgar spiazza Meret.
E fino al 30′ gli azzurri non vedono palla, con ben tre ammoniti parenopei (Callejon, Allan e Mario Rui). Unica azione per Fabian Ruiz al 17′ quando Pulgar serve il suo portiere e per poco non serve lo spagnolo. Ma Dragowski è attento e spazza. Poi la vecchia guardia azzurra si fa sentire. Con Milik ai box e Lozano out per motivi burocratici, i tre tenori si fanno sentire. Al 38′ gol capolavoro di Mertens. Assist di Insigne, controllo al limite, destro a giro che finisce all’incrocio. Per il belga sono 110 gol in tutte le competizioni con la maglia del Napoli.
Al 40′ il secondo rigore del Match. Contatto Castrovilli-Meertens, e per Massa è rigore. In presa diretta il fallo sembra ineccepibile, ma rivendendo l’azione, il contatto c’è ma è meno evidente di quello che sembrava (in gergo “rigoretto”). Sul dischetto si presenta Insigne che mette la palla alla destra di Dragowski.
Nel secondo tempo la partita si accende ancora di più. Al 51′ Milenkovic pareggia il conto. Cross in area, il centrale salta su tutti e insacca alle spalle di Meret.
Passano cinque minuti e il Napoli ripassa avanti. Solito schema Insigne Callejon, la palla sembra lunga ma lo spagnolo la controlla è incrocia. 2 a 3.
Al 61′ primo cambio, mai come ora azzeccato. Boateng sostituisce Vlahovic. L’ex Milan, al 65′, lascia scorrere un passaggio di Castrovilli e, dai sedici metri, insacca e pareggia di nuovo il conto.
Partita finita? Neanche per idea. Un minuto dopo l’asse Mertens, Callejon-Insigne colpisce e fa male di nuovo. Lancio del belga per lo spagnolo, tocco al centro per il furetto che, di testa, fa 3 a 4.
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Ancelotti fa riposare Mario Rui e Allan, oggi un po’ sotto tono, per Ghoulam e Elmas (che dimostra subito molta personalità). Montella risponde prima con Benassi (fuori Badelj) e poi con Ribery per Sottil. L’ultimo cambio è Hysai per Mertens. E l’albanese per poco non combina una pasticcio. Ribery si invola verso l’area è l’albanese lo trattiene facendolo cadere in area. I viola invocano il rigore ma il fallo incomincia fuori, ma Massa non concede neanche la punizione.
Finsce così una splendida partita. Che purtroppo lascerà solo le polemiche. E le grandi giocate di Sottil, Boateng, Mertens, Callejon ed Insigne quasi passeranno in secondo piano. Rimane un Napoli che reagisce in una situazione difficile, rispondendo alla Juventus, su un campo che quest’anno farà molte vittime illustri. E se la Fiorentina è quella di stasera, può puntare più in alto di un settimo posto.