Una partita sporca, brutta, non la migliore del Napoli di Luciano Spalletti. Ma ci sono casi in cui si deve vincere e convincere, altri in cui si deve solo vincere. Spalletti e il suo Napoli hanno dimostrato a più riprese di essere una squadra competitiva, solida, che può lottare per lo Scudetto (nella Champions nel peggiore dei casi). Servivano tre punti e tre punti sono arrivati.
La Salernitana, a parte un tiro di Gagliolo al 90′, non ha mai impegnato Ospina. I tre punti sono meritati, al netto delle occassioni. Anche se, dopo i primi venti minuti, il Napoli crea poco. E solo al 60′ arrivano una palla gol e, dieci secondi dopo, il gol. Elmas serve zielisnki, Belec buca l’intervento, la palla arriva a Petagna che prende la traversa. La palla finisce a Mario Rui che rimette in area. Mischia furibonda risolta da Zielisnki che riesce a segnare.
Da segnalare, in effetti, solo la doppia espulsione prima di Kastanos, che col piede a martello colpisce in pieno Anguissa. Qualche minuto dopo Koulibaly ferma Simy, per Fabbri è chiara occasione da gol e, dopo la conferma del VAR, espelle anche il difensore senegalese.
Alal fine il fischio finale fa urlare di gioia tutti i tifosi del Napoli. Dieci vittorie su undici partite. Sette punti in più dell’Inter e dodici da Atalanta e Roma. E, ormai, nessuno dovrebbe più dubitare della forza dei partenopei.