Ci si aspettava una gara difficile, ma nessuno avrebbe potuto immaginare quel che si è visto.
Papere, Autogoal e tanti falli sono la sintesi della gara che vale il primo posto in classifica. Una mezz’ora iniziale imbarazzante, forse il peggior Parma visto dall’inizio della stagione. Giocatori imbambolati, spaventati, spaesati. Frosinone unica squadra in campo. Sembra di veder giocare in campo due squadre di categoria diversa, non per meriti dei padroni di casa ma per demeriti gialloblù.
La squadra di Longo infatti gestisce il gioco ma senza concretizzare realmente e si porta ben due volta in vantaggio soltanto grazie ad episodi particolari: il primo goal viene da un errore del portiere crociato, il secondo da una punizione da cineteca di Camillo Ciano. Il Parma non riesce a reagire, è molle, sterile, commette errori sciocchi e non riesce a far due passaggi di fila. Si gioca solo nella metà campo crociata fino al 37′ quando Insigne con uno splendido scatto riesce a conquistarsi un corner che batte mirando all’area piccola dove, nella mischia, un difensore del Frosinone manda in rete.
Le squadre pareggiano il conto dei goal rocamboleschi e la partita inizia a cambiare aspetto. Il Parma si sveglia ed inizia finalmente a giocare.
A fine primo tempo D’Aversa infuriato richiama tutta la squadra negli spogliatoi e la strigliata cambia l’aspetto della gara.
Rientra in campo un Parma diverso, più sicuro dei suoi mezzi e più concreto. Nel secondo tempo sono i crociati a fare la partita, sfiorano il pareggio in un paio di occasioni e conducono la gara con netta superiorità. Insigne regala giocate di ottimo livello, Lucarelli domina con eleganza e decisione, Mazzocchi e Gagliolo difendono e creano sulle fasce, però tutto questo non basta.
Analizzando tutti i novanta minuti, il Parma, che inizialmente ha giocato malissimo, ha invece abbondantemente meritato un pareggio che purtroppo non è arrivato. La gara ha comunque mandato segnali positivi, ha mostrato un gruppo che inizia sempre più a delinearsi e che se vorrà potrà fare molto: la fascia destra è sempre più coesa con Munari pronto alle chiusure mentre Mazzocchi cavalca lungo il campo, Lucarelli regala giocate di esperienza e classe, Insigne quando inizia a tagliare il campo palla al piede diventa incontenibile. La strada è quella giusta.
Il Frosinone resta imbattuto in casa e si posiziona al primo posto della classifica, ma se il Parma è quello visto nel secondo tempo, i ciociari non possono dormire sonni tranquilli.
Le Pagelle
Frattali 5 – Paga l’errore che causa il primo goal. Può poco sulla magia di Ciano. Per il resto ha poco lavoro da fare.
Mazzocchi 6,5 – Spento nel primo tempo, recupera abbondantemente nel secondo. Paga un’ammonizione evitabile. Per il Parma sta diventando una pedina sempre più importante.
Iacoponi 5,5 – Ordinaria amministrazione. In alcune occasioni rischia però falli che potrebbe evitare.
Lucarelli 7,5 – Un pilastro. Da applausi quando nel finale salva la porta con un bel colpo di testa.
Gagliolo 6,5 – Concreto in difesa ed in fase di costruzione. Punto fermo per i crociati.
Munari 6,5 – Primo tempo in sordina, come del resto tutta la squadra, si riprende nel secondo. Ben assortito con Mazzocchi. (32′ st Dezi s.v.)
Scozzarella 5,5 – Non è decisamente la sua gara migliore. Da lui ci si aspetta di più.
Scavone 6 – Primo tempo da dimenticare, si riprende nel secondo e sfiora il goal del pareggio. (37′ st Siligardi s.v.)
Insigne 7,5 – E’ sempre più leader del reparto d’attacco. Da lui nascono tutte le azioni più pericolose. Strappa applausi quando recupera un pallone a metà campo e per poco non diventa pericoloso.
Calaiò 5,5 – Gioca bene di sponda ma è poco aggressivo e sempre spalle alla porta. Vogliamo vederlo con più fame di goal.
Di Gaudio 6 – Meno attivo del solito, non è il folletto che siamo abituati a vedere, anzi, a volte dovrebbe passare di più la palla. (20′ st Baraye 6 – ha i numeri per fare di più )
D’Aversa 8 – Diamo a Roberto quel che è di Roberto! La squadra entra in campo con un approccio totalmente sbagliato ma appena il mister porta tutti negli spogliatoi la partita cambia faccia. Riesce a smuovere la squadra in un momento negativo ed effettua tutte sostituzioni azzeccate. Cambia un Di Gaudio spento rispetto al solito e nel momento giusto mette in campo Dezi cercando di sfruttare la voglia di rifarsi del centrocampista ultimamente è rimasto in panchina. A pochi minuti dalla fine si gioca il tutto per tutto abbandonando il modulo a lui caro e provando ad aumentare il peso dell’attacco togliendo Scavone per Siligardi. Anche se si torna a casa con una sconfitta, per il ct è stata la miglior gara dell’anno.