Salernitana-Palermo, in 13.000 all’Arechi


<em>Buona la prima!, direbbe qualcuno. E buono è stato l’esordio casalingo della Salernitna del “centenario”dinanzi a 13000 cuori granata ed un centinaio di ospiti.  0-0 il risultato finale, ma tanta festa, tanta gioia sugli spalti così come non si vedeva da anni in riva al golfo.

Salernitana-Palermo, pubblico importante

Una straordinaria cornice di pubblico ha fatto seguito ad un’ottima campagna acquisti e qui a Salerno ci si aspetta molto dai ragazzi di Colantuono, che viaggiano, a detta degli esperti del campionato cadetto, tra i favoriti per il grande salto. Sara’ solo il campo a stabilirlo.

Salernitana, che pubblico, che coreografia

Intanto nella partita d’esordio ha già vinto il pubblico ed in particolare la curva Sud “Siberiano”, artefice di una coreografia da brividi, ancora una volta degna di fare il giro del mondo.

STATE OF MIND recitava il megastriscione che campeggiava sulle gradinate. Vuol dire “mentalità”. L’Arechi torna ad essere il dodicesimo uomo in campo.

Salernitana-Palermo, la partita

La partita, di par suo, offre solo qualche spunto degno di cronaca, ma risulta comunque avvincente. In campo si affrontano due squadre che sicuramente saranno protagoniste in questo campionato e che si presentano in maniera speculare: 3-5-2 per entrambe le compagini.

Colantuono lascia in panchina il talentuoso Di Gennaro, un vanto per la categoria, e preferisce un centrocampo più fisico e muscolare, lanciando dal primo minuto il pur bravo Di Tacchio in cabina di regia. Sulle corsie esterne Pucino e Casasola svolgono il compitino e non si rendono quasi mai pericolosi con i cross dal fondo. La difesa a tre con Perticone, Schiavi e Migliorini regala molti centimetri alla retroguardia granata.

Il Palermo si fa vedere soltanto in un paio di occasioni, soprattutto quando colpisce un legno dalla distanza. In attacco, invece, Colantuono si affida all’inedito duo Djuric-Vuletich, atleti molto simili per caratteristiche fisiche e tecniche. A detta del mister il primo è la classica boa centrale, il secondo appare più come punta di movimento.

Il secondo tempo

È solo nella ripresa, però, che la Salernitana si rende realmente pericolosa, dopo gli ingressi di Jallow, Di Gennaro e Bocalon. Se la prima frazione del match è stata ad appannaggio dei siciliani, il secondo tempo è tutto di marchio granata.

Jallow furoreggia nella retroguardia palermitana e Bocalon perviene addirittura alla segnatura. Storia del minuto 43′. Punizione di Di Gennaro che Brignoli respinge malamente, tapin vincente di Bocalon ma l’arbitro annulla per posizione irregolare.

La Salernitana, pochi minuti prima, aveva già reclamato per un probabile fallo di mano in area di rigore, ma il tocco è stato ritenuto involontario nell’occasione.

Pareggio giusto. Ora c’è il Lecce

In definitiva, un tempo a testa e le squadre si dividono la posta in palio, consapevoli di poter recitare un ruolo importante in questo campionato. In sala stampa, Colantuono, seppur espulso da un direttore di gara apparso a tratti troppo fiscale, è apparso soddisfatto della prestazione della squadra. Ed ora tutti con la testa a Lecce. Domenica sera sarà un’altra partita difficile.

 


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