CASERTANA-CATANIA, Li Calzi “Dubbi sul 4-3-3 di Scazzola. Il Catania fa timore, ma alla seconda giornata può succedere di tutto”
In vista della sfida di campionato, Casertana-Catania, Pragma ha intervistato la giornalista Serena Li Calzi che scrive per Goldweb.tv. Queste le dichiarazioni rilasciate in seguito alle nostre domande.
Il campionato dei falchetti è iniziato con un k.o. inaspettato. Sabato l’esordio interno con il Catania. Che aria si respira in vista del match con i siciliani?
“Non era facile contro l’entusiasmo del Catanzaro. La squadra calabrese ha improntato subito la gara su ritmi alti, sempre primi sulle prime e seconde palle. Nulla da dire sull’approccio alla gara da parte della squadra di mister Erra. Di certo ha evidenziato i punti deboli di questa Casertana. Il 4-3-3 di Scazzola deve sicuramente migliorare sulle fasce e provare a fare qualcosina in più in avanti. Confermata la qualità di Marotta che sicuramente farà la differenza, così come i soliti nomi: Rainone, Alfageme, Rajcic, tre calciatori su cui questa Casertana può fare affidamento. Chissà che mister Scazzola non pensi di apportare qualche cambiamento proprio in termini di impostazione di gioco e calciatori “adattati” a ruoli inediti”.
A Catanzaro mister Scazzola ha proposto il 4-3-3. Nonostante il passo falso in Calabria il modulo verrà riconfermato o sarà apportata qualche modifica?
“Non sarebbe opportuno cambiare un modulo già abbondantemente provato come il 4-3-3 in una gara contro una delle big di questo girone. Più opportuno, invece, provare a vedere qualche cambio in più (mancato contro il Catanzaro) e capire in che forma sono anche gli ultimi arrivati come Polak e De Rose ( appena annunciato anche Gianluca Turchetta). Insomma, la squadra deve sicuramente trovare l’amalgama giusta per legare soprattutto i reparti risultati, a mio avviso, troppo slegati e lontani tra loro. Questo favorisce inevitabilmente l’inserimento dell’avversario e tenere troppo palla non aiuta in termini di ‘effetto sorpresa’ oppure contropiede. Ma qualcosa già si è notato contro il Catanzaro, di certo Scazzola starà lavorando molto con gli attaccanti per provare giocate sul filo del fuorigioco ma per far questo, bisogna avere i reparti alle spalle ben coordinati per arginare ogni pericolo”.
In settimana è stato annunciato il centrocampista Francesco De Rose. Quali sono le sue condizioni fisiche? Sarà della partita?
“Sembra stia bene, il condizionale è doveroso in questi casi almeno fino a quando non si vede il giocatore in campo. Non credo che partirà tra i titolari contro il Catania, così come è stato per Polak contro il Catanzaro arrivato nella settimana pre-campionato. Meglio un’introduzione graduale, almeno per entrare negli schemi di gioco ma nel calcio tutto può succedere”.
Che idea c’è del Catania? C’è timore verso quella che si presenta come una delle squadre accreditate alla promozione?
“Quando si parla del Catania, si fa riferimento alla sua storia calcistica, a ciò che ha rappresentato pochi anni fa e alla piazza che merita sicuramente scenari diversi che la serie C. Indipendentemente dalla rosa, dagli obiettivi di campionato, il Catania ha una struttura di altra categoria che inevitabilmente ti pone ad un altro livello e quindi, fa sempre un po’ di timore. Incontrare il Catania alla seconda di campionato e non nel momento di massima condizione, di certo non fa sorridere i rossoblu ma è un avvio per entrambe le formazioni, quindi i pro ed i contro di questa fase atletica, vanno a condizionare la prestazione sia dei casertani che degli etnei. Giocare in casa, per i falchetti, può essere utile ma è sempre il campo e gli episodi a determinare una partita”.
Gli etnei non hanno una buona tradizione al “Pinto”. Personalmente a te chiedo, che partita ti aspetti? Una Casertana che parte subito forte o una squadra che, magari, proverà a venire fuori a partita in corso?
“Gli etnei non avranno particolarmente brillato al “Pinto” ma credo che sarà una partita abbastanza alla pari. Non mi aspetto una partita brillante a questo avvio di campionato: vuoi perché le squadre arrivano dalla preparazione atletica, quindi ci vuole il giusto tempo per scaricare la mole di lavoro effettuata, vuoi perché due squadre come la Casertana e il Catania difficilmente si buttano a capofitto in una gara, ma la studiano per far venir fuori il proprio gioco. Credo che questa potrebbe essere una gara dove, a fare la differenza, potrebbero essere i calci piazzati. I rossoblu giocano in casa quindi proveranno a spingere di più ma senza creare particolari squilibri. Ma come preferisco sempre dire per amore di questo magnifico sport: che vincano i migliori”.
Fonte Immagine: Serena Li Calzi