Esclusiva – Gustinetti.”Lecce piazza caldissima. Pisa occhio a Moscardelli e Cutolo”


Lecce e Pisa piazze dal sapore particolare, questo il pensiero di Gustinetti

Abbiamo intervistato in esclusiva l’ex allenatore di Arezzo, Lecce e Albinoleffe Elio Gustinetti, ecco di seguito le nostre personalissime domande:

Con il Lecce e la  Reggina ha affrontato i Playoff. Cosa vuol dire affrontarli e quante energie si spendono?

Io sono subentrato a Lecce solo per fare i Playoff, per me è importante la preparazione fisica, il Carpi ci ha battuto anche sotto quell’aspetto. I Playoff bisogna affrontarli con serenità e tranquillità mentale.

Che tipo di piazza è Lecce?

A Lecce ho affrontato solo i Playoff, abbiamo battuto l’Entella e poi abbiamo perso la finalissima contro il Capi. Il pubblico è molto esigente, sta vicinissimo alla squadra ma è anche molto caloroso. Lecce è comunque una piazza molto importante.

Sarà l’anno buono per la promozione del Lecce?

Non bisogna dare niente per scontato, il Lecce parte da una base di favoritismo.

E’ più facile stare davanti o rincorrere e piazzare lo sprint finale?

E’ chiaro che stare davanti da la necessità di spendere energie fisiche e mentali, io rimango dell’avviso che il raggiungere una buona condizione fisica è essenziale.

Molte squadra avranno un mese di tempo per prepararsi .

E’ indubbiamente un vantaggio, si gioca in un momento particolare e si ha tempo di prepararsi bene per affrontare i Playoff. Io ho vinto una finale Playoff con l’Albinoleffe contro il Pisa, anche se di quel match non ho un buon ricordo in quanto mi è arrivata una bomboletta spray sulla testa. Al di la di questo noi c’eravamo preparati molto bene , avevamo staccato la spina eravamo tranquilli e sereni e questo ha fatto la differenza, anche se indubbiamente il Pisa era più forte. La dimostrazione è anche quella che l’Albinoleffe nei campionati successivi ha fatto molto bene, era un gruppo molto deciso e convinto abbiamo sfiorato la serie A, 9 giocatori erano del bergamasco.

Sabato il Pisa giocherà ad Arezzo, lei ha allenato il club amaranto.

Arezzo è una città magnifica, vivibilissima, abbiamo fatto un campionato di B sfiorando la promozione, adesso stanno attraversando un momento difficile sotto l’aspetto dirigenziale ed economico che va ad incidere sulle prestazioni dei giocatori, Sarà una partita difficile per gli amaranto.

Nell’Arezzo gioca un certo Moscardelli che nonostante l’età continua a stupire.

Si è vero, con Moscardelli gioca anche Nello Cutolo anche lui straordinario. Penso che fare una vita privata da atleta faccia la differenza, so che ha grandissime qualità fisiche, in gioventù aveva uno strapotere fisico importante, è un atleta difficile da affrontatre.

Chi vincerà il campionato di Serie A?

Adesso le cose sono cambiate, il Napoli che rincorre ha dalla sua parte l’entusiasmo, ma non dimentichiamoci che la Juventus è sempre la Juventus. Contro l’Inter sarà il match decisivo, i bianconeri si sono complicati di molto il cammino. Ho notato anche un abbttimento fisico dei giocatori, la Juve non può permettersi di pareggiare contro Spal e Crotone.

 

 

 

 

 

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