Juve Stabia, vittoria di Coppa!


Juve Stabia: Una vittoria dal sapore di Coppa

Le vespe gialloblù passano in turno in Coppa Italia. Di Gianfranco Piccirillo

 

#StabiaCerignola1a0 In questa prima partita di coppa Italia Colucci contro la squadra della sua città, per la quale ha pure militato ad inizio carriera, mettendosi in mostra nel campionato interregionale del 1990/91 vinto dallo Stabia proprio a discapito del suo Cerignola, concede spazio ai calciatori meno utilizzati in campionato e anche Zigoni è schierato al centro dell’attacco dal primo minuto assieme a Bentivegna e al giovane D’Agostino. In difesa Danilo Russo gioca tra i pali, Tonucci e Cinaglia centrali e Peluso e Dell’Orfanello esterni bassi, mentre a centrocampo Gerbo e Berardocco convivono con Ricci, ma nel primo tempo il Cerignola, allenato dall’ex centrocampista di Napoli e Juventus Pazienza, onora il suo prefisso nominalistico, giocando audacemente. Infatti Danilo Russo deve intervenire su una punizione pericolosa del marocchino Achik e poi il palo lo salva da un traversone di Luca Russo, mentre l’unica azione importante dello Stabia è favorita da un delizioso assist di Gerbo per Bentivegna, che prova il pallonetto da posizione defilata davanti al portiere Trezza, ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Entrambe le squadre reclamano con l’arbitro un possibile fallo da rigore, ma il Cerignola si mette maggiormente in evidenza con Achik, che ci prova dalla media distanza, sfiorando la traversa e per poco non approfitta di un clamoroso errore di Cinaglia nella sua trequarti. Lo Stabia si fa vivo in attacco solo sui calci piazzati, situazioni di gioco che i pugliesi soffrono particolarmente, ma nella ripresa la gara cambia completamente volto con tante situazioni favorevoli alle vespe, un’altra azione di Bentivegna e soprattutto una splendida giocata di D’Agostino, che si passa la palla dal destro al sinistro, e sorprende nettamente Trezza con un tiro forte e preciso dal limite. Il Cerignola di Pazienza prova a reagire con un tiro di Zak Ruggiero, che finisce di poco alto sulla traversa, ma dopo gli inserimenti di Maselli per l’acciaccato Berardocco, Della Pietra per un Zigoni ancora lontano dalla migliore condizione e Silipo per l’altalenante Bentivegna, lo Stabia prende sempre più campo e trova la sicurezza nella gestione della partita. Il Cerignola con D’Andrea e Sainz Maza cerca di reagire, provando a impensierire Danilo Russo, ma le due ammonizioni in pochi minuti subite da Olivera chiudono il discorso del risultato e della conseguente qualificazione al secondo turno di Coppa Italia. Infatti da quel momento lo Stabia domina completamente la scena e sfiora in diverse circostanze il raddoppio, evitato soprattutto per la bravura del portiere Trezza prima su un colpo di testa ravvicinato di Della Pietra, poi su un tiro di Silipo e infine su una grandissima conclusione dalla distanza di Guarracino entrato nel finale assieme ad Altobelli al posto di Ricci e Gerbo. Anche Pazienza prova a fare meglio con i cambi, ma l’inferiorità numerica nel recupero diventata addirittura doppia per l’espulsione di Vitali, che prova ad ingannare l’arbitro con una simulazione in area stabiese, frena le possibilità dell’Audace Cerignola, che ha il merito comunque di provare ad attaccare fino alla fine. Insomma entrambe le squadre possono ritenersi abbastanza soddisfatte, anche se sarà lo Stabia ad affrontare la vincente di Foggia e Picerno nel secondo turno di coppa, Picerno che peraltro sarà il prossimo avversario della squadra di Castellammare sabato pomeriggio in un campionato, nel quale anche il Cerignola potrà provare a riscattarsi nella gara contro il Messina. Nella squadra di Colucci in attesa dell’arrivo del venezuelano Christian Santos, bisogna rivedere i meccanismi offensivi per la questione dell’attaccante centrale, che appare ancora irrisolta, la coesistenza di taluni calciatori a centrocampo e la scelta degli esterni bassi, per la quale al momento si lasciano preferire Mignanelli e Peluso su Dell’Orfanello e Maggioni, ma le note positive vengono dalla conferma dell’affidabilità della difesa e gli sprazzi importanti emersi da alcune giocate di Bentivegna, Silipo e Guarracino.

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