<strong>Juve Stabia: Dolce Venere di Rimmel ( Editoriale del lunedi) come la meravigliosa canzone di Francesco De Gregori, abbiamo voluto iniziare questo racconto delle vespe gialloblu
Juve Stabia: Non bellissima, non vincente ma alla fine della fiera arriva un pareggio meritato che fa volare le vespe al prossimo turno dei play-off contro il Palermo, gara che è stata rinviata a mercoledì 19 maggio.
La partita e’ stata brutta, nel primo tempo si registrava un solo tiro di Berardocco ma nella ripresa sono arrivate diverse occasioni, vedi quella di Vallocchia che provavano a mettere pepe sulla partita. Volevate il pepe? Volevate la benzina? Allora sul ring sale Luigi Castaldo che quando vede le vespe si trasforma in “Castaldik” e segna il punto del vantaggio che vale lo 0-1, bellissima la rete dell’attaccante. Padalino pesca anche sui dalla panchina e lancia Borrelli che prima sfiora il goal del pareggio, poi colpisce il palo dove nasce il calcio di rigore che Alessandro Marotta trasforma e trascina le vespe al Gate con vista contro il Palermo.
Doveva essere la sfida dei bomber ed e’ stata cosi, non una bella partita ma alla fine il pareggio e’ stato un risultato giusto, pari che per regolamento premia le vespe di Castellammare di Stabia. Certo, come cambiano le carte sul tavolo. Qualche partita fa la Casertana vinceva con merito al Romeo Menti e sembrava la fine dell’avventura di Pasquale Padalino al timone gialloblu. La Juve Stabia figlia di un girone di andata poco esaltante e con la sconfitta di Monopoli sul groppone faceva rivivere i fantasmi della scorsa stagione. A Distanza di un girone o quasi, oltre al ritrovato entusiasmo ed ottimismo sono arrivati i risultati. La difesa che regge, l’attacco che fa il suo dovere, i goal della mediana ed il fattore esterno, punto nero della Juve Stabia di Fabio Caserta in cadetteria, da matita rossa quella del girone di andata di Mister Padalino che ha il merito di aver scritto un copione decisamente piu’ gustoso per i fans gialloblu. E’ presto, decisamente presto per i sogni di gloria e per i pensieri stupendi ma come direbbe il “Principe De Gregori” in una sua meravigliosa canzone : ” I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare come vuoi….”
Ph Francesco Maresca