Juve Stabia- Editoriale post Avellino. Numeri importanti in difesa ma numeri pessimi in zona offensiva. La squadra di Colucci sembra essere un rebus:
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Non è stato un bel derby da un punto di vista delle occasioni in zona goal. Un ponte di testa a firma di Gambale con la palla che bacia il palo ed un colpo di testa di Pandolfi con parata di Pane sono state le uniche occasioni degne di nota. Poi tanto fumo con azioni di nervi e di cuore per una partita che alla fine è stata poco spettacolare ma corretta ed il pareggio è stato risultato giusto.
Ci saremmo aspettati qualcosa in più da parte dell’Avellino in zona offensiva e logicamente era lecito sperare in qualche fiammata da parte della Juve Stabia. La squadra di Colucci sostenuta da un nutrito numero di tifosi ha dimostrato ancora una volta di essere squadra molto ordinata sul campo. Rischia poco, non brilla molto in materia di gioco e come al solito produce pochissimo in zona offensiva. La classifica al momento sorride e la fase difensiva è oramai il vero punto di forza della squadra. Ordine e solidità difensiva sono fattori per poter vivere una stagione da protagonista in teoria. In pratica esiste una Juve Stabia che non riesce a graffiare in attacco e che fatica maledettamente a trovare la via del goal. Poche soluzioni offensive e la squadra non riesce a creare pericoli dalle palle inattive che a questo punto del campionato potrebbe essere un fattore molto importante.
Dopo Avellino sarà ancora trasferta a casa della Fidelis Andria, poi Messina e Cerignola per chiudere il girone mentre con la Gelbison al Menti si chiuderà il 2022 con l’inizio del girone di ritorno. Si farà poi un esame completo ma al momento la storia della Juve Stabia di Leonardo Colucci recita questo. Bene ma non benissimo, male ma non malissimo.