Juve Stabia: L’editoriale di StabiAmore post Andria


Juve Stabia: L’editoriale di StabiAmore post Andria

Juve Stabia: Le vespe di Castellammare di Stabia tornano a casa con un buon punto. Il racconto di Gianfranco Piccirillo:

JuveStabia: Voglio subito fare un plauso ai tifosi stabiesi, che sono andati ad Andria a seguire l’esordio stagionale delle vespe e che sicuramente hanno seguito meglio la partita rispetto a quelli che hanno cercato come me di vederla sulle piattaforme televisive. Mister Novellino, pur recuperando alcuni importanti calciatori, non ha cambiato molto rispetto alla gara di coppa Italia, ad eccezione dei rientri di Tonucci e Caldore in difesa, settore che si è fatto sorprendere nella prima azione della Fidelis Andria, ripescata in serie C e capace già di battere il Bari di Delaurentiis nella competizione tricolore. E così Casoli porta in vantaggio la sua squadra, approfittando di questa clamorosa defaiance iniziale stabiese, ma da quel momento soprattutto nella seconda metà del tempo, lo Stabia saprà dimostrare le sue capacità in fase d’impostazione, nonostante le assenze a centrocampo e la considerevole mancanza d’esperienza in attacco dove il giovane Della Pietra è sostenuto da Bentivegna, Stoppa e Panico. La squadra di Castellammare già prima del gol di Bentivegna crea diverse azioni pericolose e reclama il calcio di rigore su un paio di interventi sospetti in area andrese, in particolare uno sembrava piuttosto netto su Della Pietra, che su assist di Rizzo comunque ha avuto il merito di toccare per Bentivegna nell’occasione del pareggio. Sulle ali dell’entusiasmo del pari lo Stabia avrebbe potuto segnare ancora se Panico fosse stato più concreto nelle conclusioni finali, facendo in questo un passo indietro, rispetto a quanto di buono fatto vedere sabato scorso contro il Messina. Anche nella ripresa con i cambi decisi dal tecnico dell’Andria ed ex calciatore del Napoli, Gigi Panarelli, e l’ingresso del giovane attaccante di scuola juventina Lipari al posto di Della Pietra, lo Stabia continua ad avere più occasioni dei padroni di casa, sprecandone un paio davvero clamorose ancora con Panico e Bentivegna, mancando una vittoria che sarebbe stata giusta e ampiamente alla portata della squadra di Novellino, nonostante i problemi di formazione e che avrebbe allungato a dieci il record di vittorie consecutive in trasferta in campionato. Anche la Fidelis ha dovuto rinunciare all’esperto attaccante Di Piazza, puntando nel settore sugli ex stabiesi Favetta, che aveva esordito in serie B con Braglia, e Bubas, che ha segnato il gol qualificazione su rigore a Bari. Nello Stabia, che nelle ultime ore di mercato dovrebbe rafforzarsi con alcuni calciatori d’esperienza in fase offensiva, mancavano per squalifica due elementi fondamentali come il capitano Troest e il centrocampista Altobelli, oltre a quelli costretti dal covid e dagli infortuni a stare fuori o al massimo in panchina dalla quale solo Berardocco si è alzato per entrare in campo nel recupero al posto di Stoppa.

L’ultima azione clamorosamente è dei padroni di casa, ma lo Stabia è la squadra che ha fatto meglio e che ha il rammarico di non aver portato a casa i tre punti, soprattutto per le due azioni clamorose sprecate da Panico, una per tempo, ma anche per la supremazia territoriale mostrata tranne che nei primi venti minuti di gioco, contro una Fidelis Andria comunque discreta, che da parte sua ha dimostrato di poter figurare dignitosamente nella categoria professionistica dopo essere stata ripescata dalla serie D. I tifosi stabiesi presenti in Puglia e i tanti che hanno seguito la gara davanti ai monitor con le difficoltà per gli inconvenienti evidenziati dalle piattaforme televisive, si augurano che sul mercato la società possa operare bene per affrontare in modo adeguato le difficoltà del derby contro l’Avellino di Braglia e Di Somma sabato sera al Menti nella seconda giornata, che pure ha pareggiato 1-1 peraltro in casa contro il neo promosso Campobasso.

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