La Juve Stabia batte il Picerno. Editoriale di Stabiamore sulla partita
#StabiaPicerno1a0 Ancora una volta la squadra di Colucci conferma di essere molto solida in difesa, ma con poche soluzioni offensive, ottenendo comunque una preziosa vittoria contro un ostico avversario come il Picerno, allenato la scorsa stagione proprio dall’attuale tecnico dello Stabia, che riuscì nell’impresa di conquistare i playoff. Dopo la parentesi di coppa contro il Cerignola con tante riserve, Colucci torna alla formazione titolare, in attesa del rinforzo in attacco, che potrebbe essere l’ingaggio immediato dello svincolato venezuelano Santos o magari qualche sorpresa al mercato di gennaio e nei primi minuti il portiere lucano Gerbi è bravo e fortunato, prima su Pandolfi e poi subito dopo il clamoroso legno interno colpito da Maggioni, salvando la sua porta con un altro intervento. Ma per il resto del primo tempo a cominciare da un’azione molto pericolosa, sventata brillantemente da Barosi, su un colpo testa ravvicinato di De Cristofaro, la squadra che gioca meglio è l’ex Atletico ora Az Picerno di Colucci, attualmente allenato da Longo. Lo Stabia perde a metà della prima frazione Ricci per infortunio e Colucci decide di inserire Bentivegna, calciatore più offensivo, che però in questa stagione sta stentando ad ingranare. L’occasione più importante se la procura lo stagionato ex attaccante del Parma, Reginaldo, noto anche per la sua relazione amorosa con la famosa velina Elisabetta Canalis, ma Barosi non si fa sorprendere da una deviazione comunque non pungente come magari sarebbe potuta essere ad inizio carriera. Nella ripresa lo Stabia appare più determinato nel gioco e nella ricerca di soluzioni offensive, che in assenza di una punta centrale di ruolo, si affidano molto agli inserimenti dalle retrovie e soprattutto alle conclusioni da fuori area. E infatti se i tiri di Bentivegna di testa e quello di Scaccabarozzi di piede non impensieriscono molto Gerbi, non altrettanto si può dire per la bordata di Gerbo che impegna severamente il suo quasi omonimo portiere del Picerno, e soprattutto per la stoccata vincente di Mignanelli, che può essere definito un vero e proprio gol mondiale per la spettacolarità e precisione, unita alla forza della sua conclusione mancina da fuori. Solo dopo il vantaggio riprendono i cambi di Colucci, mente il suo collega aveva già cominciato con gli inserimenti di Gerardi e D’Angelo proprio per Reginaldo e il coloured di centrocampo Kouda e così Maselli e il giovane D’Agostino prendono il posto di Gerbo e Silipo, oggi imbrigliato bene dalla difesa lucana assieme a Pandolfi. Barosi compie un altro buon intervento e anche Cinaglia è bravo a chiudere all’altro subentrato Diop, che reclama ingiustamente un rigore, mentre si fanno notare ancora Bentivegna e D’Agostino in attacco e soprattutto Maggioni, che sfiora il gol di testa come nel primo tempo. Il finale però è tutto di marca del Picerno, che prova a pareggiare inserendo tutti gli attaccanti a sua disposizione e impensierendo Barosi su qualche mischia e un paio di punizioni, per arginare le quali opportunamente Colucci adotta un cambio in stile trapattoniano, inserendo un centrale difensivo come Tonucci al posto di Pandolfi, schierato ancora una volta da punta centrale. Il lungo recupero si conclude con un altro intervento importante di Barosi che, assieme a Mignanelli, può essere considerato ancora una volta come il migliore in campo e c’è un poco di tensione tra alcuni calciatori al fischio finale, ma i tifosi stabiesi, splendidi per il sostegno e l’intensità del tifo, possono accogliere la squadra sotto la curva per festeggiare insieme un successo importante, che fa affrontare con la giusta serenità la trasferta di Taranto dell’ex tecnico stabiese Eziolino Capuano nella prossima giornata, sempre di sabato pomeriggio.