Juve Stabia vs Messina 2-3, i Siciliani sorridono in Coppa Italia. Sullo Batte Novellino
Juve Stabia vs Messina 2-3: Dopo aver visto alcuni allenamenti del ritiro dello Stabia a Pescocostanzo è stata forte l’emozione di tornare al Menti a circa due anni dalla mia crisi del 14 settembre, seppure ancora con le misure restrittive per la pandemia, che purtroppo non è stata ancora completamente debellata. Uno dei fattori che testimonia ancora la presenza fastidiosa del corona virus è proprio il contagio che ha colpito la squadra di Novellino, costretto a rinunciare praticamente a pedine importanti del centrocampo, ma anche della difesa. Nonostante le defezioni di Tonucci, Cinaglia, Scaccabarozzi, Berardocco e Altobelli la squadra ha tenuto bene il campo contro il neo promosso, vivace e determinato Messina di Sullo, che ha saputo approfittare degli errori difensivi e superare il turno con merito. Gran parte della gara si è sviluppata nel primo tempo, dove si sono viste le cose peggiori e migliori dello Stabia, che ha subito il primo gol di testa da Simonetti per gli errori commessi da Esposito e i suoi colleghi di reparto, schierato da Novellino con Sarri, Troest, Donati e Rizzo, oltre l’ex centrale del Bari. A centrocampo gioco forza hanno dovuto essere della formazione i neo acquisti Davi’ e Schiavi, mentre i trequartisti a sostegno del giovane Della Pietra, erano Bentivegna, Stoppa e Panico, che a mio avviso è stato il più convincente. Infatti proprio l’ex attaccante esterno del Novara, fortemente voluto dal neo ds Rubino, è stato decisivo per la rimonta dello Stabia, procurandosi un fallo da rigore non sanzionato dall’arbitro e segnando il bel gol del vantaggio dopo l’autorete del pari, che ha fatto seguito a due grosse parate di Lewandowski. Purtroppo tutto questo gran lavoro di Panico, sostenuto bene anche dai centrocampisti è stato rovinato dall’errore del portiere Sarri, che permette ad Adorante di raggiungere il 2-2 proprio allo scadere del tempo, seppure con il sospetto di un fallo sullo stesso estremo stabiese. Il Messina comunque con la velocità di Russo e la determinazione dei centrocampisti pure ha fatto vedere buone cose. Nella ripresa l’uscita proprio di Russo e l’ingresso di Caldore per uno Stoppa piuttosto spento, come peraltro lo stesso Bentivegna hanno rimescolato le carte anche perché lo Stabia è passato dal 4 2 3 1 a giocare con un centrale in più e con un centrocampo diverso, nel quale comunque l’argentino Schiavi ha lasciato intravedere le sue qualità con una buona regia e tante soluzioni a rete, che purtroppo però non hanno mai centrato la porta del bravo Lewandowski. Neanche l’ingresso dell’altro argentino, la punta Gomez, ha dato i frutti sperati e anzi è stato il Messina a passare in vantaggio con la punizione di Damian, bella, ma sulla quale Sarri non è sembrato immune da colpe. Lo Stabia ha avuto nel finale ancora un paio di occasioni per portare la gara ai supplementari sempre con Schiavi e Panico, che hanno mostrato buone qualità, ma neanche l’ingresso nel finale di Guarracino, che era stato determinante nella vittoria contro il Potenza nell’ultima amichevole, e i 6 minuti di recupero concessi giustamente per un problema alla rete della porta del gol su punizione, sono serviti allo Stabia per allungare la partita e giocarsi la qualificazione ai supplementari ed eventualmente ai rigori.
Il pubblico stabiese comunque ha apprezzato la prestazione e l’impegno dei tanti giovani in campo e ha applaudito lungamente la squadra a fine partita, soprattutto la tifoseria organizzata della curva, che ha così recuperato i 15 minuti iniziali di assenza, voluta per protestare contro le attuali misure restrittive previste per l’accesso allo stadio in tempi ancora di pandemia da covid-19. Insomma anche in una gara persa per 3-2 si può essere felici perché si è tornati ad assaporare il terreno finalmente in presenza dagli agognati spalti con la consapevolezza che la squadra a partire dalla prima giornata di campionato prevista per domenica prossima non potrà che migliorare e regalare alla tifoseria stabiese le soddisfazioni che merita. Nel frattempo giusti gli applausi anche al Messina e ai suoi due tifosi giunti a Castellammare, che hanno dimostrato che il calcio è bello e passionale soprattutto nell’italia meridionale.